L'opera di Filippo Lippi esposta al Museo Diocesano di MilanoL'opera di Filippo Lippi esposta al
Museo Diocesano di Milano

"Ogni giorno su i libri de' frati che studiavano, si dilettava a imbrattare le carte", finché ricevette dal priore il permesso di dedicarsi alla pittura. Così Giorgio Vasari a proposito del giovane Filippo Lippi che, nato a Firenze nel 1406, già nel 1431 è ricordato dai documenti del convento quale pittore iscritto alla Compagnia di Santa Maria delle Laudi, la stessa a cui appartiene anche Masolino da Panicale.

Ed è la Natività con San Giorgio e San Vincenzo Ferrer di Filippo Lippi l'opera scelta per l'ottava edizione dell'iniziativa culturale "Un Capolavoro per Milano", promossa dal Museo Diocesano di Milano e da Anima Sgr. Il dipinto, proveniente dal Museo Civico di Prato, attualmente chiuso per restauri, sarà visibile fino al 30 gennaio 2011.

Si tratta di una delle opere più interessanti della bottega di Filippo Lippi a Prato, realizzata intorno al 1456. La tavola rappresenta la Sacra Famiglia con san Giorgio e san Vincenzo Ferrer e, in secondo piano, figure di angeli, pastori e musici, inseriti in uno sfondo naturalistico.

L'opera rivela l'interesse dell'artista per un tema su cui ritorna più volte, dando particolare risalto, in quest'occasione, all'Adorazione del Bambino. La Vergine è inginocchiata davanti al Bambino, avvolto in fasce e

L'opera di Filippo Lippi (dett.)L'opera di Filippo Lippi (dett.)

adagiato direttamente sul manto della madre, il cui delicato volto riprende le sembianze di Lucrezia Buti, la bellissima monaca amata da Fra' Filippo Lippi.

Inizialmente, l'autore aveva pensato di limitare l'opera al gruppo centrale, conferendo al dipinto una forma ogivale ma, in seguito, aggiunse alla composizione le figure dei due santi, probabilmente a seguito di una nuova richiesta dai committenti. L'opera coinvolse certamente anche alcuni preziosi collaboratori. Oltre a quello di Fra Diamante, l'assistente più vicino del pittore, si può riconoscere la mano di Domenico di Zanobi, particolarmente nella figura esile di San Giorgio e in quella degli angeli.

"Timete Deum quia venit hora iudicii eius", così san Vincenzo Ferrer fa risuonare il monito apocalittico della sua predicazione all'interno della scena del Presepe. Secondo Paolo Biscottini, curatore del catalogo a commento della mostra: "La mistica visione si dilata all'interno del senso profondo della predicazione di san Vincenzo Ferrer, tutta da leggere con gli occhi turbati di un frate domenicano pittore, che ha osato mescolare l'amor sacro e l'amor profano". Ma gli elementi simbolici si rivelano molteplici, dal momento che San Giuseppe è colto sotto le rocce che si stagliano su un fondale composto da una vegetazione formata da una serie di piante simbolo della penitenza (vite, mirto, agrifoglio), mentre la Vergine, in adorazione del Bambino, è rappresentata in una posa decisamente più convenzionale, inginocchiata nei pressi della stalla con l'asino e il bue.

Un capolavoro per Milano
La Natività con San Giorgio e San Vincenzo Ferrer di Filippo Lippi

Fino al 30 gennaio 2011
Milano, Museo Diocesano
Corso di Porta Ticinese, 95
Orari: dal martedì alla domenica, 10.00 – 18.00
Lunedì chiuso
Catalogo: Silvana Editoriale
Per info.: tel 02 89420019 – fax 02 89407577
Per info.: http://www.museodiocesano.it/