arnoldo-foa.jpgI giovani e la poesia, un binomio la cui difficoltà è smentita almeno in parte dagli incontri più recenti del Poesia Festival gallaratese. Giovedì sera alla Galleria d’Arte Moderna di viale Milano, è stata presentata l’antologia dedicata alle nuove leve dell’espressione in versi, “Il miele del silenzio”. Tutto esaurito da un pubblico interessato e motivato che ha scoperto alcuni nomi promettenti del panorama italiano, grazie all’intervento del curatore della raccolta, Giancarlo Pontiggia, e di alcuni autori (Simone Cattaneo, Tiziana Cera Rosco, Davide Brullo, Marco Merlin, Daniele Piccini, Alessandro Rivali).
L’appuntamento è stato impreziosito dal Reunion Jazz Trio, formazione nata dal Centro Espressione Musicale di Max De Aloe: sassofono, pianoforte e contrabbasso dalle sonorità intimiste, capaci di interpretazioni dal sapore classico come di sviluppi più vicini al contemporaneo.Venerdì mattina, inoltre, il Teatro del Popolo è stato affollato da una platea di studenti delle scuole superiori gallaratesi per un incontro col professor Silvio Raffo, che ha approfondito le opere di autori diversi per vocazione ed estro, come Leopardi, D’Annunzio, Corazzini e Gozzano, accomunati dalla produzione di ambito amoroso. A seguire, l’intervento del poeta Georges De Canino, impegnato coi ragazzi in un laboratorio su opere e amori di Arthur Rimbaud, consegnato alla storia della letteratura come geniale incarnazione del poeta giovane per eccellenza, capace di sconvolgere il mondo dei versi in poco piú di cinque anni di produzione. Letture poetiche curate dagli attori della Scuola del Teatro del Popolo.Sempre venerdì 22 maggio, ma alle 21.00, sarà la volta a Villa Oliva, in via Volta a Cassano Magnago, di un’altra conferenza di Silvio Raffo, per l’occasione affiancato dal professor Alberto Introini. Quest’ultimo presenterà una breve quanto efficace rassegna di amori impossibili provenienti dal repertorio del mito classico e dei racconti medievali: Orfeo ed Euridice, Amore e Psiche, Lancillotto e Ginevra, Tristano e Isotta. L’avvicinamento temporale al periodo che vide nascere alcuni delle opere più importanti della letteratura italiana consentirà il naturale passaggio alla vicenda di Paolo e Francesca, col professor Raffo che leggerà e commenterà il quinto canto dell’Inferno dantesco, fra i più celebri e amati della Divina Commedia.Per sabato 23 maggio, invece, alle ore 21.00, al Teatro del Popolo di via Palestro a Gallarate, ultimo incontro della rassegna, in perfetto stile Festival, con una serata giocata fra recitazione, musica e poesia. Arnoldo Foà, regista, commediografo e attore fra i più importanti della scena italiana, già diretto da nomi consegnati alla storia come Giorgio Strehler e Luchino Visconti, nonché impegnato, fra l’altro, in letture poetiche di Dante, Lucrezio, Carducci, Neruda, Garcìa Lorca, reciterà i componimenti più amati di Leopardi. Sul palcoscenico, anche il maestro Giorgio Costa, un curriculum forte di un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero, che eseguirà al pianoforte brani di Chopin.

Dopo lo spazio dedicato alle giovani generazioni, in scena nel fine settimana a Cassano Magnago i professori Silvio Raffo e Alberto Introini con gli amori impossibili della storia della letteratura e del mito. Sabato gran finale con Arnoldo Foà al Teatro del Popolo