Turisti in visita ad ArcumeggiaTuristi in visita ad Arcumeggia

Mamma li Gallesi! Devono aver pensato più o meno questo, qualche giorno fa nella placida Arcumeggia, quando hanno d'improvviso ricevuto la notizia che una quarantina di turisti del Regno Unito sarebbero giunti inattesi, assolutamente inattesi, a trascorrere una mezza giornata, colazione al ristorante inclusa, nel borgo dipinto.

Panico a bordo. Da dove vengono? Chi li manda? Chi li guida? Nessuno lo sa! Un baco nel sistema recettivo creato in questi anni dal marketing territoriale, a dispetto di "land of tourism" e di "convention bureau", e delle strutture preposte a monitorare, organizzare, facilitare, predisporre l'afflusso di turisti nel Varesotto, specie dei grandi numeri. E qui di grandi numeri si tratta. Insieme ai 40 gallesi, è arrivata la notizia che dallo stesso "nulla" da cui costoro sono spuntati, in arrivo potrebbero esserci, da qui fino a settembre, altri 2000 sudditi della Regina; puntuali ogni mercoledi, a colpi di quaranta, cinquanta per volta.

La situazione era oltremodo imbarazzante. Per Arcumeggia erano state da pochi giorni annunciate le novità estive: non ultime l'introduzione delle audioguide in più lingue, l'attenzione al decoro urbano, una nuova pubblicistica sul luogo. Cose tutte previste per l'inizio di giugno.

Chiara PalumboChiara Palumbo

Il gabinetto di crisi della Provincia si è messo tuttavia in moto, risolvendo con ordine i problemi: dapprima inviando sul posto una consulente del Marketing Territoriale di Villa Recalcati, Chiara Palumbo, già attiva su tutto il fronte delle problematiche del paese dipinto, nonché cerniera di collegamento con l'Opificio delle Pietre Dure, l'istituto che da luglio prenderà in visione gli affreschi studiandone lo stato di salute, e in grado di cavarsela egregiamente con l'inglese.

Ma sopratutto cercando di capire l'origine di quel gruppo di turisti arrivato improvvidamente: l'enigma si è così scoperto. Chi li manda è un'agenzia, la SagaTravelshop, sede nel Kent, Inghilterra, specializzata in servizi, non solo nell'organizzazione di vacanze, per clientela dai cinquant'anni in su. La cosa che più colpisce sono però gli itinerari scelti per gli arzilli gentlemen: i laghi nascosti di Italia, sette notti, 654 euro tutto compreso, da Orta a Molveno, ai piedi delle Dolomiti.

Foto ricordoFoto ricordo

Con la base per i primi 4 giorni a Pettenasco, anonimo borgo sul lago d'Orta che forse come unico pregio ha quello di essere a due chilometri proprio da Orta e di affacciarsi sul lago, e per la seconda parte della settimana a Molveno; in mezzo un saltino alla Madonna del Sasso sopra Laveno a poi dritti su verso Arcumeggia, tralasciando tutto ciò che da qualche anno ci si sforza di lumeggiare come imprescindibile metà turistica di queste zone, Santa Caterina del Sasso e Sacro Monte, in testa.

Al di fuori di queste logiche e da questi sforzi promozionali, i turisti d'oltremanica, molti dei quali zoppicanti e baldanzosamente un po' in là con l'età, hanno mostrato di gradire il borgo en plein air, l'atmosfera del luogo, i racconti coinvolgenti che anche la sentinella del tempo e dell'arte che è il gallerista Luigi Sangalli ha squadernato davanti a loro.

Ad ogni modo, alla fine, tutti contenti: i gallesi, il ristoratore che ha improvvisato una quarantina di coperti, anche all'aperto, Chiara Palumbo che ha testato la sua conoscenza storica dei muri dipinti e del suo inglese, ed è stata nominata sul posto primo ministro; le fashionable bag di Varese Land of tourism, che al congedo sono state distribuite copiosamente e il comune di Casalzuigno che incassa ulteriore, inaspettata, fama mondana nella perfida Albione.