Milano, la basilica di san VittoreMilano, la basilica di san Vittore

Ormai da anni il primo week end di ottobre vede i Gruppi Archeologici di volontariato coinvolti nelle giornate di "Archeologia ritrovata", ovvero l'apertura al pubblico di angoli archeologici solitamente sconosciuti. Dopo il successo dello scorso anno alla Biblioteca Ambrosiana, ora il Gaam ci riprova con una visita un po' speciale al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"di Milano.

Oggi museo, ieri Monastero – 
L'attuale Museo Leonardo da Vinci sorge in quello che una volta era il convento degli Olivetani, annesso alla chiesa ancora oggi esistente di S.Vittore al Corpo. La chiesa, di origine paleocristiana, nell'aspetto attuale risalente al XVI secolo, presenta una interessante dedicazione. È infatti intitolata a S. Vittore. Vittore era un soldato di origine africana, appartenente a un gruppo di stanza a Milano, all'inizio del IV secolo d.C. Di religione cristiana, morì martire durante la persecuzione di Diocleziano nel 303 d.C.. Nell'epoca delle persecuzioni le spoglie dei martiri diventavano oggetto di venerazione e di contesa: così accadde anche per le spoglie di Vittore, contese, come sembra attestare anche la toponomastica, fra San Vittore in Ciel d'oro e l'attuale basilica di San Vittore.

E l'altroieri?
Tornando al Museo, passeggiando per i chiostri e visitandone alcune sale si possono notare tracce di una storia più antica e nascosta, proprio quella che nel week end il Gruppo Archeologico Ambrosiano racconterà ai visitatori. Perché più di mille anni fa la zona era una grande necropoli, un grande cimitero, come

I giardini del Museo con le sepoltureI giardini del Museo con le sepolture

hanno testimoniato gli scavi degli anni Cinquanta. Un cimitero già cristiano: così emerge dalle novanta tombe individuate, sepolture semplici senza corredo, o in cassa litica o in sarcofago. Alcune di esse sono visibili nei chiostri del museo.

Probus
e Frontone. La cristianità della necropoli è confermata da alcune interessanti iscrizioni, oggi in mostra al Museo. Fra queste si segnala quella di Probus, presbitero, che visse oltre ottanta anni con la moglie (ebbene sì, all'epoca era permesso sposarsi anche agli uomini della Chiesa). Fra l'altro l'epigrafe è perfettamente datata, grazie al riferimento alla carica dei due imperatori dell'epoca, il 368 d.C. Un altro pezzo di grande importanza è l'epigrafe del medico Frontone, una delle poche milanesi scritte in greco.

Mausoleo e… chiesa?
In questa necropoli esisteva un edificio di grande importanza, di cui oggi sono visibili le fondazioni al di sotto della basilica di San Vittore, ovvero un mausoleo. Costruito probabilmente per l'imperatore Massimiano nel IV secolo d.C. si conservò fino alla fine del XVI secolo, trasformato nella cappella di San Gregorio. Di forma ottagonale, era scandito all'interno da nicchie rettangolari e circolari, secondo uno schema che oggi si può vedere anche a S.Aquilino ed era decorato da

Milano, il recinto nel chiostro del MuseoMilano, il recinto nel chiostro del Museo

marmi colorati. Accanto al mausoleo imperiale, alcuni studiosi ipotizzano una basilica, forse la fase più antica di San Vittore.

Il recinto – 
Passeggiando per il chiostro non si possono notare mura molto spesse e imponenti emergere nei giardini del Museo. Queste mura sono i lati ora visibili di un recinto costruito sempre in epoca tardo-antica per delimitare la zona di necropoli. Il recinto aveva forma ottagonale, dotato agli angoli di torri, con mura spesse quasi due metri. Era fornito anche di un ingresso sull'attuale via San Vittore.

La zona – 
Questo quartiere nell'antica Mediolanum aveva un grande rilievo. Si trovava infatti fuori dalla Porta vercellina, quindi nel cosiddetto suburbio, ed era soprattutto una area funeraria. Poco lontano infatti si trovava la necropoli scavata nei giardini dell'Università Cattolica, di epoca pagana, sostituita poi da quella cristiana "Ad Martyres". Non a caso in questa zona lo stesso vescovo Ambrogio scelse di costruire la basilica che porta il suo nome.
Ecco un pezzetto di Mediolanum solitamente sconosciuto ai più che torna alla luce. Grazie all' opera costante di valorizzazione che caratterizza le attività dei Gruppi di volontariato archeologico, come quello Ambrosiano.

Milano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci
Sabato e domenica 10.30 – 12.30; 14.30 – 18.00 (le visite partiranno ogni 30 minuti circa)
Punto di incontro: atrio del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, via San Vittore, 21
Per info.:
Museo: dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 16.00
tel 02-485551 o info@museoscienza.it
oppure
Gruppo Archeologico Ambrosiano
tel.. 348-9691609 348-7112516 o infogaam@archeoambrosiano.org