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Il luogo buono – A distanza di poco più di sei mesi, Samuele Arcangioli torna nel suo luogo buono, per presentare i suoi nuovi lavori. Il luogo è il Cavedio, spazio associativo culturale nel cuore di Varese, punto di incrocio di esigenze culturali che vengono dal basso ed aperto soprattutto ai giovani.

Mostra, fuori porta – Arcangioli è reduce da una originale esperienza estiva. Una sorta di mostra-happening che si è svolta a Campiglia Marittima, affascinante borgo arroccato sui colli toscani a pochi chilometri dal mare, divenuta in questi ultimi anni una sorta di 'colonia' di varesini. Qui il giovane pittore ha esposto, per una settimana, insieme a Giorgio Vicentini, Luca Lischetti, Niccolò Mandelli e Carlo Lavit, alcune opere durante l'annuale festa "Apriti borgo". Una 'caciarona' occasione, con opere appese ai muri di vecchie case coloniche, sugli usci, sul selciato delle impervie viuzze in saliscendi, di mostrare e mostrarsi anche con nomi importanti dell'arte varesina.

Samuele ArcangioliSamuele Arcangioli

Felini urlanti – Adesso ritorna, al Cavedio, con un nuovo ciclo "Urli", un ulteriore passaggio in avanti sul tema-ossessione su cui va meditando da anni: quello delle sottese identità tra ferinità e umano, analogie morfologiche ma più ancora emotive, tra il volto e il suo animale feticcio.

Porre e levare – Opere tutte inedite, di grandi dimensioni, volute dall'artista su grandi pannelli di legno, su cui Samuele rende particolarmente suadenti gli strati di velature, le poggiature di carboncino con una tecnica, per via di porre e di levare, per usare definizioni più vicine alla pratica scultorea, ma che rendono la lievità del suo lavoro.

Samuele Arcangioli. Urli
Cavedio
inaugurazione sabato 8 settembre ore 17.30
Fino al 30 ottobre