Prosegue il tour virtuale tra la bellezza di opere pittoriche, scultoree e luoghi. Nuovi Musei, nuove meraviglie. Click… si parte!

Anticoli Corrado (RM) – Il suggestivo borgo soprannominato “paese degli artisti” per il paesaggio che offre e per le caratteristiche architetture merita una visita. Fin dai tempi più lontani, i pittori subirono il suo fascino e la fama di Anticoli Corrado  richiamò l’attenzione di numerosi artisti, anche  di grande levatura come Arturo Martini e Pablo Picasso. Marcel Duchamp, addirittura dopo un primo soggiorno nel 1925, tornò anche quarant’anni dopo. Tra gli anni ’20 e ’30, la folta schiera di artisti, che qui trovarono una “seconda casa”, in omaggio ai residenti donarono ciascuno al Comune un’opera eseguita in loco: nacque così il primo nucleo della collezione del Civico Museo d’Arte Moderna e Contemporanea inaugurato nel 1935. Attualmente la raccolta conta circa 700 pezzi tra disegni, dipinti, sculture e stampe conservati nei locali del palazzo donato dal principe Marcantonio Brancaccio al Comune. Il borgo continua ad essere meta di ospiti illustri. www.museoanticoli.it.

Pisa – Un piccolo gioiello da scoprire, conoscere e visitare, appena sarà possibile, è il Museo di San Matteo. La sede, anticamente fu monastero benedettino fondato nell’XI secolo. La storia prende il via nel settecento dalla cultura di recupero antiquario, che si identifica con il primo nucleo di dipinti. La collezione cresce nel secolo successivo con altre opere pittoriche e scultoree recuperate anche attraverso le acquisizioni al demanio effettuate in epoca napoleonica e post-unitaria. Nel 1949 nasce il Museo Nazionale, che accoglie oltre i pezzi più antichi le più recenti acquisizioni. Attualmente è sede della raccolta artistica più ampia della città e conserva una serie completa di opere dei principali maestri pisani  (più in generale toscani )dal XII° al XVII° secolo, oltre a reperti archeologici e ceramiche. Di grande importanza è la sezione dedicata ai codici miniati, con esemplari dal XII al XIV secolo, notevoli per la ricchezza delle illustrazioni. La collezione di scultura lapidea vanta capolavori di Nicola Pisano e Donatello. Tra le sculture in legno e opere pittoriche conta più di 200 pezzi realizzati tra gli inizi del XII secolo e l’età moderna da importanti artisti tra i quali Giunta Pisano, Berlinghiero, Simone Martini e Masaccio.

Siena – Raccoglie la più importante collezione di dipinti su tavola a fondo oro del Trecento e del Quattrocento senese. Il primo nucleo della collezione della Pinacoteca Nazionale prende avvio alla fine del Settecento grazie alla passione di eruditi locali che vollero salvare opere d’arte da distruzioni. Il Museo fu inaugurato nei Palazzi Buonsignori e Brigidi nel 1932 .In tempi recenti, dalla fine degli anni Settanta dello scorso secolo, la Pinacoteca ha presentato diverse esposizioni tematiche dedicate alle correnti artistiche più significative rappresentate nella raccolta. Nel percorso si incontrato capolavori di, per citarne alcuni, Duccio, Simone Martini, dei fratelli Pietro e Ambrogio Lorenzetti e dei tardo Trecentisti. Del secolo successivo raffinati lavori di Giovanni di Paolo e Sano di Pietro, di Sassetta, Vecchietta, Matteo di Giovanni, fino alla piena adesione alla cultura classica rappresentata da Francesco di Giorgio Martini. Ed ancora l’evoluzione artistica verso il manierismo di Domenico Beccafumi, Sodoma, Riccio, Marco Pino e Brescianino. Di notevole importanza infine la collezione Spannocchi che raccoglie dipinti di artisti del Quattro – Cinquecento dell’Italia del nord, fiamminghi, tedeschi, olandesi tra cui spiccano Albrecht Dürer e Lorenzo Lotto.

Genova – Il Museo di Palazzo Reale , antica dimora patrizia di nobili famiglie (Balbi, Durazzo, Savoia), conserva intatti arredi, opere d’arte eoggetti d’uso risalenti ai XVII- XIX secolo). Nelle sale del sontuoso edificio si può ammirare la ricca quadreria che comprende opere di molti artisti italiani e stranieri (Van Dyck, Tintoretto, Strozzi) e della scuola genovese (Piola, Grechetto, Schiaffino), affiancate dalle sculture di Filippo Parodi. E’ possibile la visita al Palazzo grazie ad un’applicazione, gratuita multilingue scaricabile sul proprio smart phone o tablet da i seguenti siti: http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/visu https://itunes.apple.com/it/app/museo-di-palazzo-reale-genova/id10075427… https://play.google.com/store/apps/details?id=com.ettsolutions.palazzore.

Mantova – Quando l’emergenza Covid-19 rientrerà, programmate una visita a Palazzo Te. Edificato e decorato nel decennio tra il 1525 e il 1535 è il capolavoro di Giulio Romano (Roma 1499 – Mantova 1546), artefice unico e geniale che lo concepì come luogo destinato all’ozio del principe, Federico II Gonzaga, e ai fastosi ricevimenti. Il sostantivo TE, si legge nella storia del palazzo, è toponimo, attestato sin dall’epoca medioevale, nella forma latinizzata Teietum o in quella troncata attualmente in uso. Teieto o Te era una località di rustiche abitazioni posta a meridione della città, poco lontano dalle mura.Anticamente situato su un’isola collegata alla città di Mantova dal ponte di Pusterla, il Palazzo è uno dei più straordinari esempi di villa rinascimentale suburbana. Di proprietà del Comune di Mantova il palazzo ospita una Biblioteca di Storia dell’Arte e la Fondazione Palazzo Te. La raccolta di dipinti, sculture e disegni ,riferita all’arte mantovana del secondo Ottocento e del Novecento conservata presso i depositi , si è creata in oltre settant’anni di donazioni e affidamenti provenienti da artisti, famigliari ed enti pubblici. http://www.fondazionepalazzote.it.

Lecco – Il palazzo delle Paure, in origine palazzo della Dogana, fu costruito tra il 1902 e il 1905 e fino al 1964 fu la sede dell’Intendenza di finanza, del catasto e della dogana. Per queste sue funzioni ottenne l’appellativo “delle Paure”. Dopo essere stato per alcuni anni anche sede scolastica venne nuovamente ristrutturato per poi essere inaugurato, come sede museale, il 6 ottobre 2012. In concomitanza, al secondo piano,  si aprì anche la sezione di grafica, fotografia e arte contemporanea della Galleria comunale dalla quale provengono le opere di pittori del territorio. Tra questi Tino Stefanoni e Alfredo Chiappori affiancati da artisti di fama nazionale, tra i quali Enrico Castellani, Enrico Baj, Alik Cavaliere e Giò Pomodoro. Al terzo piano è allestito l’Osservatorio Alpinistico Lecchese.

Un clik oltre confine…

Londra – Il British Museum di Londra è uno dei più grandi del mondo. Fondato nel 1753 da Sir Hans Sloane, si sviluppa una superficie di circa 54 mila metri quadrati e ospita oltre quattro milioni di pezzi: blocchi del Partenone, mummie egizie, intere sale di palazzi assiri, dipinti, ceramiche, vasi, tombe, sculture, sarcofagi, gioielli, lampade, papiri, teschi e scheletri. Oggetti che testimoniano la storia e la cultura materiale dell’umanità dalle origini alla contemporaneità.

Cancun Messico – Fondato nel 2009, il Musa è uno spazio espositivo sottomarino con oltre 500 sculture  adagiate sul fondo di uno dei più bei mari del mondo. Le opere, realizzate con materiali particolari che attirano la diffusione del corallo e della fauna, sono firmate da diversi artisti: Jason deCaires Taylor, Salinas Karen Martinez, Roberto Díaz Abramo, Rodrigo Quiñones Reyes e Salvador Quiroz Ennis. Sculture che si fondono con la vita marina impreziosite dagli interventi e contaminazioni naturali dei “residenti” del luogo. Per ammirare questo insolito scenario occorre immergersi o raggiungere la meta a nuoto.  Per chi non fosse avvezzo allo sport o più semplicemente non sapesse nuotare esiste, per fortuna, anche l’opzione “tour”, su barche con fondo in vetro.

Varsavia – Merita una visita il Museo dedicato al Neon, la più grande esposizione in Europa dedicata alle insegne. In Polonia, questi caratteristici “fili lumnosi, rappresentano una vera e propria cultura fin dall’epoca della Guerra Fredda quando il governo decise di utilizzarli in sostituzione della cartellonistica. Fu fondato nel 2005 dalla fotografa inglese Ilona Karwinska che tornando nella sua terra natale nel corso di un viaggio, si innaore delle vecchie scritte luminose. In particolare ad affascinarla è il neon “Berlin” che sarà il primo pezzo della collezione che nel 2012 darà poi vita all’esposizione del museo.

Somerville USA – Dal 1994 è possibile amirare al Moba (Museum of Bad Art) il “peggio” della produzione artistica. L’idea di dedicare uno spazio a opere tanto brutte fu di un antiquario, Scott Wilson che, un giorno durante il suo soggirno a Boston, recuperò tra i rifiuti un dipinto”Lucy in the field with flowers” ” diventato poi simbolo del museo. Complice nella realizzazione del Moba,  l’amico Jerry Reilly, cofondatore. La collezione peranente raccoglie oggi circa ottocento lavori che vengono esposti a rotazione. Le opere sono suddivise in temi: dai ritranni (meno riusciti) ai personaggifamosi (difficile da riconoscere) a imrobabili paesaggi, imbarazzanti nudi, inverosimili animali e opere di arte sacra.

Varese – A causa della pandemia, l’associazione Artisti in Movimento ha pensato di risolvere l’impossibilità di rispettare il calendario delle mostre concrete, presentandole virtualmente online. La mostra dedicata a Giovanni Rodari in programma ad aprile a Gavirate nella sala Mura è ora visibile sul sito www.ArtistiinMovimento.com , sulla relativa pagina Facebook, e su Youtube https://youtu.be/69MxcSZK514 .

Varese – Prosegue sino al 5 aprile “CoronArte”, rassegna d’arte ai tempi del Corona virus che permette agli artisti varesini di farsi conoscere e di raccontarsi. Il critico Andrea Speziali, tutti i giorni presenterà in diretta Instagram a partire dalle 19 (profilo social @andreaspeziali) pittori, scultori, fotografi, musicisti e performer affiancato da alcuni ospiti. L’iniziativa nata dall’idea dell’associazione nazionale “Italia Liberty” (di Rimini), è aperta a tutti. Gli interessati possono contattare per la richiesta di partecipazione (gratuita) il seguente indirizzo mail: info@andreaspeziali.it. Terminato questo periodo gli artisti che hanno avuto maggiori apprezzamenti saranno invitati a prendere parte alla mostra collettiva in una grande vetrina dell’arte italiana.

Gallarate – Fino al 5 aprile  il MA*GA propone “Artbox” – Contenitore Digitale di Arte e Cultura. L’iniziativa presenta appuntameti specifici ideati e realizzati dal personale del museo destinati a tutto il suo pubblico: dagli appassionati d’arte, alle famiglie, agli studenti. Sul sito del museo (www.museomaga.it) e attraverso i suoi canali social, vengono proposti laboratori per famiglie da realizzare a casa, e-books e progetti artistici pensati appositamente per mettere a disposizione di tutti occasioni di riflessione e approfondimento. Informazioni e contatti: T. +39 0331 706011; info@museomaga.it ; www.museomaga.it.