Milano – Quaranta opere realizzate dai maggiori artisti italiani del secolo scorso al Museo Diocesano Carlo Maria Martini con la mostra “La Passione. Arte italiana del ‘900 dai Musei Vaticani. Da Manzù a Guttuso, da Casorati a Carrà”. Il progetto documenta la forza innovativa con cui l’arte del XX secolo ha affrontato le tematiche sacre nel costante confronto tra la tradizione, l’evoluzione della ricerca linguistica e l’espressione di una nuova sensibilità spirituale. Le opere selezionate comprendono un ampio arco temporale, soffermandosi in particolare sul periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale, quando gli artisti vivono un periodo di profonda riflessione sulla devastazione causata dagli eventi bellici e tentano di ripartire con grande slancio creativo, cercando di rispondere alle domande sempre più urgenti poste dalla società e dal mondo contemporaneo. Opere appartenenti a una delle stagioni più fertili dell’arte contemporanea italiana, quali Felice Casorati, Carlo Carrà, Marino Marini, Ottone Rosai, Renato Guttuso, Fausto Pirandello, Pericle Fazzini, Giacomo Manzù, provenienti dalla Collezione di Arte Contemporanea dei Musei Vaticani, cui si affiancano nomi meno celebrati, come Aldo Carpi, Giuseppe Montanari, Antonio Giuseppe Santagata, Felice Carena, Gerardo Dottori, ugualmente capaci d’interpretare la Passione di Cristo, come segno della sofferenza che ha toccato l’intera umanità e, nello stesso tempo, di considerare la sua Resurrezione come speranza e rinascita a vita nuova. Fino al 5 giugno. Orari: martedì- domenica, 10-18

Busto Garolfo – “Natural Balance” è il titolo della collettiva che da sabato (19 marzo- con inaugurazione dalle 18) si apre a villa Brentano. Otto gli artisti protagonisti dell’esposizione: Elisa Lavazza, Alberto Venegoni, Marina Comerio, Gian Luigi Martelli, Francesco Manlio Lodigiani, Luca Medici, Chiara Ricardi e Alice Voglino.  Gli artisti si sono confrontati sul rapporto tra Uomo e Ambiente dal quale è sempre stato e continua ad esserne attratto.  La Natura è la prima musa ispiratrice dell’Arte, radicata nell’essere umano come una compagna di vita inseparabile… L’esposizione, allestita nelle sale della biblioteca di via Magenta, sarà visitabile fino al 9 aprile con i seguenti orari di apertura: da martedì a sabato 14.30 – 18.

Ascona (CH) – Quaranta opere dell’artista ticinese Rolando Raggenbass (1950-2005) in mostra al Museo Comunale d’Arte Moderna. Lavori che rappresentano tutte le fasi del suo percorso creativo, dagli ani ottanta al primo quinquennio del Duemila. Raggenbass nel proprio racconto sottolinea quella condizione postmoderna nata dal disincanto dalle grandi Ideologie “moderniste” (illuminismo, idealismo, marxismo, positivismo) e dalla cultura di massa che, sulle ceneri della drammatica crisi economica, politica e sociale degli anni settanta, (caratterizzata dalla costante crescita della disoccupazione, dei conflitti sociali e dei conseguenti anni bui del terrorismo), avevano mostrato quanto l’ottimismo verso il futuro, la fiducia nel progresso delle avanguardie e i suoi valori, fossero fondati su falsi paradigmi. Incapaci di dar conto e di includere ciò che fosse semplicemente “differente”, incoerente, non-riconoscibile, non comprensibile, non ingabbiabile in categorie astratte totalizzanti”. L’esposizione, curata da Mara Folini, prosegue sino al 15 maggio. Orari: Orari: da martedì a sabato 10 – 12 / 14– 17; domenica e festivi 10.30 – 12.30.

Milano – La Galleria Christian Stein presenta “Nel Paesaggio di Xvarnah”, personale di Marco Bagnoli. L’installazione, realizzata dall’artista per l’occasione, è composta da tre opere: “Nel Paesaggio di Xvarnah”, 2019; “Giardino degli Specchi”, 2020 e “Dove Porta” del 2021. Il titolo alla mostra, è tratto da una serie di sette disegni, tratti da miniature persiane custodite nel Manoscritto Nezami al Museo d’arte turca e islamica di Istanbul (Türk ve Islam Eserleri Müzesi), frutto di una lunga ricerca dell’artista. L’esposizione, nella sede di Corso Monforte, prosegue fino al 7 maggio. Orari: dal lunedì al venerdì dalle  10 alle 19;  sabato dalle 10 alle 13.00 e dalle 15 alle 19.

 

Varese – Per celebrare l’inizio della primavera, il Museo Archeologico di Villa Mirabello esporrà per soli due giorni, sabato e domenica (19 e 20 marzo,) alcuni esemplari delle collezioni entomologiche Francesco Tamagno e Mario Simondetti che, a causa della loro fragilità, vengono raramente presentate al pubblico. Sabato, alle 11, Cinzia Monte, l’entomologa e curatrice del restauro delle collezioni nel 2021, presenterà l’iniziativa. Tra i lepidotteri del Tamagno si potrà ammirare un esemplare di Urania sloanus (Cramer, 1779), specie ritenuta estinta e poco presente nelle collezioni pubbliche italiane. Inoltre, della famiglia dei Ninfalidi, saranno esposte le curiose farfalle con ali che presentano nel retro una decorazione simile a una foglia e sulla parte superiore vivaci colori che consentono alle farfalle di essere vistose durante il volo e mimetizzarsi quando si posano chiudendo le ali. Per quanto riguarda la collezione Simondetti, saranno mostrati gli esemplari del genere Polyommatus, molto presenti nel nostro territorio e dai caratteristici colori azzurri per i maschi e bruni per le femmine. Le visite guidate dalle Volontarie del Servizio Civile continueranno fino alla domenica. Orari: 09.30 – 12.30/14 – 18. Info: museivarese.it -0332 255485.

Bollate – Dal 26 marzo il teatro comunale LaBolla ospiterà la mostra documentale dal titolo “Storie Restituite”. Un percorso narrativo e visuale che testimonia fatti e avvenimenti di un periodo particolarmente difficile della storia italiana, quello tra il 1943 e il 1945, connotato da discriminazioni e repressioni nei confronti di oppositori politici e, soprattutto, delle comunità ebraiche. La Memoria Restituita, è  realizzato dalla Città di Bollate e incentrato sui valori  della testimonianza e della conoscenza e valorizzazione del patrimonio storico locale. Nel percorso espositivo, insieme ai pannelli descrittivi e alle teche contenenti i documenti originali, durante tutto il periodo di apertura sarà anche visibile un docu-film ideato e prodotto dall’Assessorato alla Cultura e Pace, curato da Daniela Palumbo con la regia di Ariel Genovese, che propone testimonianze di deportati nei campi di concentramento. Un racconto toccante che emoziona ad ogni parola. Nel periodo di apertura, infine, verranno organizzate visite guidate a cura degli studenti dell’Istituto Scolastico Primo Levi di Bollate che faranno da ciceroni. Fino al 10 aprile. Orari: da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 13 visite guidate riservate alle scuole; da martedì a venerdì, 15 – 17 visite guidate su prenotazione. Sabato e domenica ingresso libero 9.30 -12.30 /14.30 – 17.30. Informazioni e prenotazioni: Biblioteca di Bollate: tel. 02.35005508 – biblioteca.bollate@csbno.net

Milano – Valentino Vago e Silvio Wolf, due fra gli artisti più rappresentativi delle proprie rispettive generazioni, in dialogo attorno a due diverse idee di astrazione. Casa Museo Boschi Di Stefano si prepara a ospitare, dal 22 marzo(inaugurazione dalle dalle 16 alle 20) la mostra dal titolo “L’invisibile” che contempla due esposizioni dalla forte consonanza poetica: “Valentino Vago. Figure e orizzonti” e “Silvio Wolf. Prima del Tempo”. Oltre trentacinque opere di grande respiro e dal forte impatto visivo per entrambe le ricerche sull’Invisibile attraverso la pittura e la fotografia e altri percorsi che si sviluppano attraverso tecniche, materiali e linguaggi diversi, e che dialogano su più piani: quello percettivo, cercando una costante interazione con l’osservatore per condurlo oltre il visibile, e quello concettuale, attraverso percorsi collegati tra loro nel continuo rimando a una ricerca metafisica e contemplativa dello spazio e al dissolversi dell’immagine nella luce e nel colore. Fino al 5 giugno. Orari: da martedì a domenica, 10-17.30.

Varese- Surplace presenta, dal 20 marzo , dalle 15.30 alle 19.30, “Come il filo d’erba” la personale di Attilio Tono a cura di Claudia Canavesi e Rossella Moratto. Da sempre la ricerca di Tono si fonda sulla verità della scultura nel superamento dell’idea di modellazione e nella sperimentazione sulla materia, intesa come sostanza vitale, interconnessa e in perenne trasformazione. Per l’artista la scultura è un atto creativo essenziale: è l’innesco di un processo irreversibile che modifica il dato reale superando il concetto di forma comunemente intesa. La mostra, nella sede di Viale San Pedrino 4, rimarrà in calendario sino al 22 Aprile e sarà visitabile su appuntamento al 339 3752288.

Milano- Ultimi giorni per una visita a “Intimate Revelations” la bipersonale di Chelsie Kirkey e Ramiro Hernandez in corso alla F2T Gallery.  Kirkey pone sul palcoscenico della quotidianità persone a lei care: amici, parenti, conoscenti facendo in modo che il loro sguardo si rivolga verso il visitatore come per una presentazione in piena regola,  al fine di stabilire un rapporto che prima delle parole si manifesta con lo sguardo e il sorriso. Quasi volesse intraprendere una ricerca del tempo perduto Ramiro Hernandez invece vela i suoi lavori di un lieve strato di colore quasi a volere preservare la fragilità dei ricordi dalla reale oggettività. L’esposizione, nella sede di Via Statuto 13, si chiude al pubblico il 19 marzo. Orari: 11-19.

Somma L.do – All’aeroporto di Milano Malpensa è visitabile la mostra fotografica “Berbere Portraits” dell’artista portoghese Rui Pires. L’esposizione rientra nel rinnovato accordo tra Sea e l’Afi per la gestione dello spazio espositivo Photosquare al Terminal 1 dell’Aeroporto,  che anche quest’anno prevede un fitto programma di mostre su temi differenti. Berbere Portraits è un progetto-documentario sociale fotografico e video, iniziato nel 2009 e incentrato sulle tribù Berbere, gruppo etnico autoctono del Nord Africa, in particolare del Marocco, Tunisia e Algeria. Le immagini indagano la dimensione sociale e la vita quotidiana dei popoli dell’area desertica oltrepassando il concetto di luogo per inoltrarsi in visioni  umanistiche e spirituali. La mostra, a cura di Claudio Argentiero, rimarrà in calendario sino al 30 aprile.

Castellanza –  A Villa Pomini continua la mostra “Paesaggio. Una realtà mutevole – Lungo la strada del Sempione”.  L’esposizione presenta una lettura visiva della storica strada del Sempione-SS33, da Milano a Sesto Calende, che vede un lavoro di documentazione realizzato da quattro fotografi, (Roberto Bosio, Roberto Venegoni, Giuliano Leone e Claudio Argentiero) con la finalità di cogliere le dissonanze architettoniche tra passato e presente. La mostra rientra nel programma del Festival di Filosofia- Filosofarti che ha come tema l’Eredità. Da qui prende spunto il progetto espositivo, volto a sottolineare in modo concreto quello che le nuove generazioni erediteranno in termini paesaggistici, abitativi e ambientali.  Fino al 27 marzo; orari: venerdì e sabato 16-19; domenica 10-12.30/15.30-19.

Gallarate – L’associazione artistica 3A  partecipa alla rassegna Filosofarti 2022, con una mostra dal  titolo “GiARTistico”. Nei locali di piazza Diaz a Caiello, si “apre” un giardino incantato nel quale tutti i  sensi diventano protagonisti di un’esperienza unica. In questo Eden, dimorano opere nate dalla riflessione sull’importante ruolo che l’arte e la cultura rivestono nella collettività. Per divulgare questo messaggio è necessario immergersi nella natura, per ritrovare il senso delle origini, delle radici e riflettendo su ciò che desideriamo lasciare in eredità.  I materiali utilizzati nella creazione dei lavori hanno lo scopo di rivalutare ciò che la terra può donarci ispirando una creatività rinnovata.  La Natura è da sempre portavoce di messaggi dal profondo valore simbolico: dall’ “hortus conclusus” alla prorompente natura del Botticelli, all’ impressionismo. Speranza, rinascita, magia, senso della vita sono le tematiche sviluppate dagli artisti. La collettiva,  a cura di Lara Scandroglio, proseguirà sino al 27 marzo; orari: sabato e domenica 10-12/15.30-19.

Gemonio – Il Museo Civico Floriano Bodini ospita  l’esposizione “Trento Longaretti. Luce, colore, figure, silenzi, ombre”. Un progetto espositivo al quale hanno partecipato Le Associazioni Longaretti e Amici del Museo Civico Floriano Bodini, la Fondazione Sant’Agostino, le Scuole Manfredini di Varese (Liceo Artistico) con Spazio 1911 Arte e Caffè, che ospita una sezione della mostra.  A Gemonio si potrà esplorare la personalità complessa di Longaretti nonostante la scelta di temi apparentemente facili. Una lunga parabola creativa di un artista malinconico, capace di penetrare, attraverso le proprie immagini, l’animo profondo, l’interiorità dell’uomo e la sua storia. Un omaggio sentito, doveroso a un artista che ha condiviso con Floriano Bodini il sentimento più vero, talvolta tragico, della vita. Il percorso della mostra allestita allo Spazio 1911 Arte e Caffè contempla invece due nuclei espositivi, pensati in coerente sintonia con un luogo di formazione artistica quale il Liceo Manfredini.  Fino al 24 aprile. Orari Museo: sabato e domenica 10.30-12.30 / 15-18. Da lunedì a venerdì su appuntamento ph. + 39 3397596939 – info@museobodini.it. Allo Spazio 1911 Arte e Caffè, (Varese – via Merano)  visite su prenotazione, da lunedì a venerdì , contattando lo T. 0332830633 oppure scrivere a: liceo@scuolamanfredini.it.

Busto A. – Ultimi giorni per una visita alla mostra “Metamorfosi della natura” di Nobushige e Mitsuki Akiyama, padre e figlio, ospitata  nelle sale delle Civiche Raccolte d’Arte di Palazzo Marliani Cicogna. Le loro creazioni hanno un denominatore comune: il mondo vegetale e il pensiero. L’esperienza della comprensione della realtà e della personale natura illuminata, non è semplice intuizione ma “visione del cuore delle cose” che induce all’adesione produttiva e cosciente al cosmo. Le opere di entrambi dialogano attraverso i materiali che ognuno lavora secondo i propri linguaggi ed espressioni. Nobushige, il padre, utilizza la corteccia del gelso e attraverso il kozo, la fibra di carta ottenuta dalla lavorazione della stessa, dà vita e forma alle sculture. Mitsuki invece usa la parte interna del tronco di differenti tipi di alberi, che lavora con resine. Sculture di forte impatto dove spesso giochi di trasparenze e di luci irrompono con straordinarie suggestioni. Nei lavori di entrambi è evidente il legame con il pensiero filosofico Zen. La mostra si chiuderà il  23 marzo; orari: martedì – giovedì: 14.30–18 / venerdì: 9.30–13 e 14.30–18 / sabato: 14.30–18.30 / domenica: 15–18.30.