Villa MontevecchioVilla Montevecchio

Novità  a Villa Montevecchio – Da settembre, le attività della neonata Fondazione Montevecchio, a Samarate, riprenderanno a ritmo incalzante, con grandi novità: accanto ad eventi culturali già avviati in passato, nelle suggestive sale della Villa, si susseguiranno numerose mostre a carattere fotografico.
Grazie infatti alla collaborazione con l'Archivio fotografico italiano gestito da Claudio Argentiero e Umberto Armiraglio, dopo la pausa estiva, la Fondazione di Samarate potrà vantare esposizioni fotografiche incentrate sul tema del territorio e della sua storia, racchiuse in un percorso intitolato "Le sale dell'immagine".

La città e i suoi cambiamenti –
Si comincia domenica 27 settembre, giorno in cui inaugurerà "Città mutate-Samarate nello scorrere del tempo", una mostra dedicata ad immagini relative ai cambiamenti del tessuto urbano della città dagli anni Sessanta a oggi; le fotografie esposte, realizzate da Giuseppe Ferrario,  Claudio Argentiero e Roberto Bosio, saranno comprensibili, come spiega Argentiero, solo attraverso "una partecipata lettura del lavoro complessivo, caratterizzato dal rigore formale dell'inquadratura avvalorata dall'azione fondente della luce".

Scenari industriali
– Dal 30 ottobre, seguirà una rassegna di tre mostre dal titolo "Riflessioni visive sull'estetica del paesaggio e la memoria dei luoghi". La prima, "Archeologia della memoria", proporrà una ricerca fotografica in bianco e nero effettuata da Claudio Argentiero nelle fabbriche dismesse della provincia; la seconda, "Esperienze, coincidenze, narrazioni", si concentrerà su immagini panoramiche di manufatti industriali antichi e moderni, realizzate da Argentiero con obiettivi rotanti; la terza mostra,"Valle Olona", sarà incentrata su un documentario di Bosio e Argentiero sui passati scenari industriali della zona.
La rassegna fotografica si concluderà, almeno per il 2009, il 4 dicembre, con la presentazione, ad opera di Armiraglio e Argentiero, de "Il mistero e il luogo- Paesaggio e spiritualità nei Sacri monti Unesco di Piemonte e Lombardia".