Process artElena di Raddo, curatrice della mostra insieme a Debora Ferrari, inserisce l'opera di Anna Clara Beltrami nella pratica pittorica dell'arte processuale, ossia in quella modalità nella quale l'attenzione si sposta dall'oggetto, il quadro, al soggetto, l'artista: la bellezza e il senso dell'opera emergono, cioè, non da ciò che in essa viene rappresentato, quanto da ciò che "il segno rivela a chi osserva e in primo luogo alla stessa artista. (…) Tale segno definisce nell'opera una forma che sembra emergere dalla profondità del pensiero, dell'interiorità. Il segno pittorico fa affiorare cioè l'accadimento, qualcosa che è in divenire, in apparire, qualcosa di assolutamente sfuggente, presente eppure non visibile sulla superficie".

Il tempo nel segno e nel gesto – La stesura della matita, negata dalle successive passate di pennello sulla tela, sono le componenti di un unico processo che dispiega l'interiorità mutevole dell'artista e il suo modus operandi. Il gesto impulsivo con cui segna la tela e soprattutto le carte – privilegiato luogo di indagine della sua arte – è sempre accompagnato dal movimento e momento riflessivo della pennellata, gesti che, nel rivelare attraverso il segno i singoli fenomeni dell'essere in rapporto con la realtà esterna, registrano lo scorrere del tempo e del mutamento.

Anna Clara BeltramiAnna Clara Beltrami

Nelle "Evoluzioni" il senso – Nell'univoca cifra identificativa delle sue opere che il titolo apparentemente rivela, "Evoluzioni", si cela in realtà una molteplicità di sensi e significati che di volta in volta possono rivelarsi all'occhio attento dell'osservatore. A spiegare il perché del termine "Evoluzioni" è Anna Clara stessa: "Le mie opere sono testimonianza di un'apertura all'evoluzione della mia personalità" racconta, "del mio vivere nel mondo, della mia pittura e del rapporto di questa con la realtà. I mutamenti fenomenici si rivelano nel cambiamento stesso della mia tecnica artistica, che differenzia la produzione artistica iniziale da quella recente. Se nelle prime tele stendevo, infatti colori forti con pennellate a forma di tasselli, nelle ultime la cromia delle opere si è fatta più diluita e sfumata attraverso progressive sovrapposizioni di colore che mostrano esse stesse un'evoluzione all'interno di ogni singolo quadro".

Il colore – "L'evoluzione è mediata dal colore oltre che dal segno", spiega Debora Ferrari, "la grammatica artistica di Anna Clara scivola di anno in anno, di lavoro in lavoro, senza mai rinnegare il tessuto delle costruzioni precedenti tramite la profondità del colore che crea uno spazio dinamico, fatto di durezza, come di minerale e trementina che cola, e di intensità o di morbidezza che si concilia con la forza del segno che ha un suo peso e una sua ampiezza, proprio come il colore ha una sua intensità e una sua natura. Il tutto crea un'atmosfera di semplicità e di complessità, di immediatezza di comprensione e di inafferrabilità di quel qualcosa che c'è nelle sue opere". Solo la pittura e la sua osservazione, però, possono rivelare la continua evoluzione di Anna Clara Beltrami.

 

Evoluzioni. Personale di Anna Clara Beltrami
Torre Colombera Via Canton Lombardo 1
Gorla Maggiore (VA)
16 febbraio-9 marzo 2008
Inaugurazione Sabato 16 febbraio 2008 ore 11.30
Ingresso libero
Orario mostra:
mart., giov., sab.: 16.30-19; dom. e festivi: 10-12; 16-19
info: torre Colombera: 0331 619908
Info: 0331 614801
Ufficio stampa Fabbrica Arte: 380 4368571