Angelo Frattini, l’arte è una questione di famiglia

L'allestimento in corso della mostra

Nella sua Varese – Risuona ancora tra le vie principali della città il nome di Angelo Frattini. A meno di un mese dal doppio omaggio espositivo reso allo scultore scomparso nel 1975 è Sala Veratti ad ospitare l'arte del varesino. Frattini torna a pochi metri da una delle sue realizzazioni pubbliche più note, la Giovane Italia di metà anni Trenta che troneggia sul palazzo della Camera di Commercio, e poco distante il monumento ai caduti di Piazza della Motta. Chi in questi ultimi giorni ha avuto occasione di passare in Via Veratti avrà certamente notato il nuovo e luminoso striscione sulla facciata all'ingresso della sala espositiva. Una figura stretta e lunga che sembra giocare con una ruota, un allungamento verso l'alto, una verticalità che più volte si ritrova nelle figure di Frattini, in quei personaggi devoti alla semplicità della vita quotidiana familiare e molto spesso impegnati nelle fatiche sportive.

Uno scultore 'alchimista' – Fermento in Sala Veratti, un lavoro di squadra firmato 'famiglia Frattini', che ha speso energie e fatiche per donare al pubblico varesino, fatto in particolare per coloro che non hanno conosciuto

L'allestimento in corso della mostra

Angelo, nel modo più completo e armonioso possibile. Ecco che il primogenito Gianluigi dichiara di essere impegnato da molti mesi nel progetto di questa mostra, mentre la nipote Sara, figlia del secondogenito e anch'egli artista Vittore, ha curato la parte grafica. Tita la terza figlia, forse la più distante dal mondo artistico in senso pratico cura energicamente la sistemazione e collocazione delle sculture.

Un cammino nel pieno Novecento – Un'ampia anticipazione dell'operato dell'artista scaturiva già dalla mostra allestita allo Spazio Rossi del Liceo Artistico e nella sezione dedicata ad Angelo Frattini nel museo intitolato all'amico designer Flaminio Bertoni. Alcuni pezzi scultorei significativi per comprendere il percorso e le tematiche affrontate dallo scultore tornano a mostrarsi al pubblico in questa nuova mostra che ha però un valore aggiunto, quello di indagare la parte più personale dell'artista, i luoghi dove creava, strumenti e mezzi per la realizzazione dei suoi lavori.

A. Frattini in mostra in
Sala Veratti a Varese

'Angelo Frattini e il suo studio' vuole essere un omaggio al fare artistico, all'atmosfera che ancora oggi si respira nello studio vicino alla Chiesa della Brunella. Una casa d'artista che merita essere vista, che descrive ogni aspetto dell'animo creativo di Frattini, che custodisce ritratti, scritti, gessi, bronzi, disegni, bozzetti, sapori di un tempo culturale passato e che solo in ambienti come questi è possibile respirare nuovamente. O per la prima volta assaporare il gusto dell'arte plastica, la durezza del bronzo e il calore del legno, da Frattini poco usato, e della terracotta.

Tutto Frattini – 28 sono le sculture scelte per la mostra in Veratri, che ripercorrono esattamente 40 anni di attività artistica. Il percorso si apre con Adolescente del '35 per proseguire con opere come il Motta Sciabalon, l'Orfana, Risveglio…Non mancano i ritratti, da quello eseguito alla pittrice Enrica Turri Bonacina, al figlio Vittore, alla Madre, per giungere con tutta la tenerezza e l'amore possibile a Doppia attesa, uno dei capolavori nella produzione dell'artista. Giochi di spazi ed equilibri per Atleti, Tennista (ultima opera del '75), Acrobati, Altalena, altrettante forze e movimenti in Toro, Cavallo e Toro, Gallo.

La voce del poeta – "Frattini ha lavorato molto, da solo e in silenzio, per carattere e per necessità, ma senza estraniarsi alla vicenda artistica, o meglio estetica, del nostro tempo, nella quale ha sostenuto con vigore la parte di chi cammina prudentemente, senza salti in avanti o di fianco e senza valersi di veicoli di passaggio, cioè senza farsi trasportare dal carro rumoroso della moda, che nel tempo del suo operare ha cambiato tante volte cavallo", scriveva Piero Chiara. Anche lo scrittore luinese compare tra i volti noti di una Varese di metà ‘900 che salutano il visitatore alla fine della mostra; due pannelli fotografici accanto a tre manifesti di importanti tappe della vita di Angelo Frattini: la mostra a Villa Mirabello del 1975, l'omaggio curato dalla Provincia del 1996 e la mostra ‘Angelo Frattini, l'artista, l'artistico e la sua città' conclusasi in questi giorni.

"Le opere di Angelo Frattini
producono un'inversione
dei significati "leggero" / "pesante",
per cui non si capisce come,
ma osservandole avviene che:
un materiale (pesante)
diventa misteriosamente
pensiero (leggero).
E non c'è altro da dire".
Chiara Zocchi

'Angelo Frattini e il suo studio'
Inaugurazione: sabato 12 giugno, ore 11
Varese, Sala Veratti
via Veratti, 20
dal 13 giugno al 4 luglio 2010
orari: martedì – domenica 9-12 14.30-18
ingresso libero