Castiglione Olona – La biblioteca del Museo si arricchisce di nuovi e preziosi volumi grazie alla recente donazione di Agostino Alloro, consigliere del comitato regionale UNPLI Lombardia (Unione Nazionale Pro Loco Italia) e promotore, con differenti progetti culturali, di sinergie in Valle Olona.
Si tratta di due testi importanti che portano alla luce ulteriori notizie sulla storia del luogo.
Il primo intitolato “La chiesa di Castiglione e le opere d’arte che contiene”, stampato nel 1874, a una trentina d’anni dalla riscoperta del ciclo della Vergine di Masolino in Collegiata, è uno dei libri più antichi sull’argomento. L’autore è Francesco Peluso (Milano 1803 – Como 1892), cultore dell’arte e amante di studi storici che fu anche pittore per diletto. Alcune sue opere, in particolare paesaggi, furono esposti a Brera.

Le 45 pagine che compongono il volume vennero stampate a Milano “coi tipi di Giuseppe Bernardoni”. Si tratta di una particolare stampa che si caratterizza anche a livello tattile per il rilievo generato da ogni lettera impressa sulla carta, a sua volta impreziosita da illustrazioni che restituiscono i particolari degli affreschi di Masolino e di altri artisti che realizzarono opere nel luogo. Tra le pubblicazioni di Peluso anche la “Storia della Repubblica Milanese dal 1447 al 1450” (1871); “La pittura di paesaggio in Italia nel secoli passati” (1879); testi su Sant’Apollinare a Crosio della Valle, Battistero di Varese, Castelseprio, Castiglione Olona (con particolare riferimento alla Chiesa di Villa, oltre che alla Collegiata e al Battistero). Una vita ricca di importanti incarichi quella di Peluso grazie anche alle tante passioni coltivate: fu infatti presidente della Commissione provinciale per la conservazione dei monumenti di belle arti della provincia di Como (la provincia di Varese ancora non era stata creata ndr). Appassionato di agricoltura, espresse le proprie conoscenze nel testo “Inchiesta agraria pel circondario di Varese” nel quale ragionò sulla riforma agricola. Fondò anche un giornale, “Il Giardiniere”. Tra gli incariche anche quello di presidente dell’Associazione Agraria di Lombardia e deputato nella VII, XI e XII legislatura.

Il secondo libro è “Castiglione Olona e Masolino da Panicale” di don Antonio Barili (Bellano 1863 – Castiglione Olona 1946), per oltre quarant’anni arciprete della Collegiata e instancabile promotore di restauri, tra i quali spicca l’intervento sugli affreschi in Collegiata e Battistero. Il testo donato è del 1938 e rappresenta una testimonianza di anni di straordinario dinamismo. Già  presente nell’Archivio Parrocchiale,  sarà ora anche a disposizione di storici e studenti al Museo.Don Antonio fu anche fautore di momenti passati alla storia, come la ricognizione ufficiale nella tomba del cardinale Branda Castiglioni, nell’ambito dei festeggiamenti per il Quinto Centenario del Battistero (1935).
“Questo gesto generoso, – ha dichiarato Dario Poretti direttore del Museo a proposito della donazione – segno visibile del legame del Museo con il suo territorio, rende evidenti, una volta di più, le forze vicine che lo supportano. Un sostegno che nasce dalla credibilità che il Museo ha guadagnato nel corso degli anni, sprone per fare sempre più e sempre meglio, soprattutto in vista del Sesto Centenario della Collegiata”.