Como – E’ dedicata a “Mario Radice e l’architettura. La collaborazione con Giuseppe Terragni e Cesare Cattaneo” la nuova sala all’interno della pinacoteca Civica.
Il progetto è nato come ideale seguito e consolidamento della mostra realizzata nel 2019 (“Mario Radice: il pittore e gli architetti. La collaborazione con Cesare Cattaneo, Giuseppe Terragni, Ico Parisi”) che aveva messo in luce per la prima volta il lavoro sinergico tra Radice e gli artisti comaschi, espressioni delle tre arti: scultura, architettura e pittura.
Prosegue così il cammino per una nuova valorizzazione del patrimonio artistico comunale della sezione Novecento della Pinacoteca, avviato nel 2020 con l’apertura delle due sale Giuseppe Terragni per i bambini: l’asilo Sant’Elia.

Il nuovo allestimento indaga il rapporto di Mario Radice (Como, 1898-1987), una tra le figure più complesse nel panorama del primo astrattismo italiano, con gli amici architetti, Giuseppe Terragni e Cesare Cattaneo; un rapporto di stima e amicizia, a volte però anche conflittuale. Le opere trovano un chiaro riferimento in immagini fotografiche d’epoca, scritti, disegni preparatori e studi su carta, tra cui molti inediti conservati negli archivi della Pinacoteca – in gran parte provenienti dal Fondo Mario Radice – che approfondiscono il rapporto ideativo, progettuale e di collaborazione dei protagonisti.

In particolare, la collaborazione con Terragni è rappresentata dalla Casa del Fascio di Como, di cui è visibile in mostra un accurato modello appositamente realizzato dall’architetto Paolo Brambilla, per la quale Radice aveva realizzato, tra il 1932 e il 1936, due grandi bassorilievi per la Sala del Direttorio (al primo piano) e otto affreschi nel Salone delle Adunate (al piano terra), interventi pittorici centrali per la nascita del primo astrattismo italiano, ammirati anche da Lucio Fontana.

Con Cattaneo invece la collaborazione è per la Fontana di Camerlata. Concepita tra il 1934 e il 1935 per il piazzale di Camerlata di Como, (da cui prende il nome), viene realizzata l’anno successivo in occasione della VI Triennale di Milano, trovando collocazione al centro del Parco Sempione, sull’asse fra il Castello Sforzesco e l’Arco della Pace; demolita al termine dell’esposizione nel 1937, viene ricostruita a Como soltanto nel 1960.
La visita alla sala è arricchita da un podcast, che racconta la figura di Mario Radice nel vissuto quotidiano, attraverso la viva voce di quattro comaschi che a vario titolo ebbero modo di conoscerlo e frequentarlo.

La realizzazione della sala è stata possibile grazie alle donazioni, recenti e passate, di Francesca e Barbara Radice, che hanno contribuito ad arricchire il patrimonio artistico della Pinacoteca cittadina.

Orari: da martedì a domenica ore 10-18. Per informazioni: Tel. +39 031 269869 – pinacoteca@comune.como.itwww.visitcomo.eu