Milano – Possiamo circoscrivere il Barocco soltanto al XVII secolo? E siamo in grado di sostenere che ha ancora oggi un’accezione negativa, associata a qualcosa di sovraccarico e strano? Ci risponde con un sonoro “No” Luc Tuymans che, nella mostra attualmente in corso alla Fondazione Prada e nell’esposizione realizzata questa estate ad Anversa, sostiene due cose: il Barocco dura fino ai giorni nostri e al centro dell’arte contemporanea così come in quella seicentesca va messo l’artista e il suo ruolo nella società.

Per sostenere la sua tesi Luc accosta senza seguire un rigido ordine cronologico o un criterio storiografico opere di Old Masters a lavori di artisti contemporanei. Il risultato? Una vertigine per visitatore che è condotto da una sala all’altra seguendo la parola chiave di questa esposizione: Sanguine. Questo termine, che dà il titolo alla mostra, identifica il colore del sangue, il temperamento violento e ricco di vitalità, ma anche una tecnica pittorica. Il Barocco è sanguigno secondo il curatore e nelle opere esposte questo concetto è sempre presente: in esse convivono violenza e simulazione, crudeltà e teatralizzazione, disgusto e meraviglia, realismo ed esagerazione, terrore ed estasi.

 

Qualche esempio di opere sanguigne? Il Ragazzo morso da un ramarro di Caravaggio (1596-97), dove tutto il disgusto e il raccapriccio del giovane è esaltato dalle pennellate, ad esempio. Ma anche Sleeper di Micheal Borremans (2007-2008), dipinto di una incredibile ambiguità e teatralizzazione: il volto morbido e dolce di un bimbo è sospeso, fluttuante nello spazio. Ma è il volto di un defunto? No, è una figura dormiente, come ci suggerisce il titolo. O ancora l’installazione Eclipse di Pavel Buchler (2009), in cui proiettori degli anni Cinquanta e elementi sferici vengono adoperati per creare sulle pareti dello spazio espositivo un’immagine di luce ispirata da una fotografia di un’eclissi solare totale.

 

Secondo Luc Tuymans è proprio Michelangelo Merisi ad innescare il Barocco. Come? Grazie al suo rivoluzionario realismo e alla sua attenzione al dato psicologico sugli ideali che informano la pittura successiva. Per il pittore e curatore belga in un quadro di Caravaggio il colore rosso non è solo colore, ma diventa letteralmente sangue. E questo spiccato realismo può essere letto come un elemento di concettualizzazione che unisce il maestro seicentesco direttamente alla contemporaneità.

Sanguine. Il Barocco secondo Luc Tuymans è una esposizione fatta di rimandi continui tra Old Masters e contemporanei dove il Barocco diventa quasi un filo conduttore che unisce le epoche e gli artisti. In questa esposizione Tuymans indaga la ricerca di autenticità, il valore politico della rappresentazione, il turbamento indotto dall’arte, l’esaltazione della personalità dell’autore e la dimensione internazionale della produzione artistica, riconoscendo proprio nel Barocco un interlocutore privilegiato dell’arte di oggi. Il risultato? Un’esperienza totalizzante che conduce il visitatore ad avere una reazione emozionale. Una vera e propria mostra sanguigna.

 

Eleonora Manzo