Una veduta di ArlesUna veduta di Arles

Il successo – L'Afi torna da Arles con un bagaglio pieno di ricordi, attestazioni di stima, entusiasmo come carburante necessario per il futuro. Alla sua terza presenza a Les Rencontres de la Photographie, l'Archivio Fotografico Italiano comincia a raccogliere i frutti di un lavoro che ancora non ha il riconoscimento istituzionale, quello politico, ma a poco a poco prende corpo tra il pubblico, nell'attenzione degli addetti ai lavori, qui in provincia di Varese così come in una delle principali piazze della fotografia internazionale.

Da cosa nasce cosa – Per dire: intanto, gli spazi dove quest'anno si sono svolte le due mostre Afi, nella centralissima Place de Rèpublique, sono già stata riconfermati per l'edizione 2009. Ma non è escluso, confessa Claudio Argentiero, che l'Archivio al suo secondo anno di vita possa essere inserito nel programma ufficiale della manifestazione e non solo tra gli eventi collaterali, tra i tanti che si svolgono nei giorni di giugno. Tre le proposte portate in Francia da Argentiero e soci: una selezione della fotografia italiana, da quella di reportage e fotogiornalistica di Francesco Cito, Nino Leto e Gianfranco Moroldo, all'immagine di paesaggio di Duccio Nacci; alla foto di forte connotazione sociale di Isabel Lima, alla Milano anni '60

Claudio Argentiero ad ArlesClaudio Argentiero ad Arles

negli scatti di Virgilio Carnisio, alle immagini dell'800 ricavate dall'Archivio Paracchi di Busto. In altra parte della mostra, le foto inedite dello stesso Argentiero e di Umberto Ammiraglio sulle Genti di Terre d'Acqua, da cui è sortito il volume che sarà presentato nelle ex scuderie della Cascina Boraso a Vercelli nel prossimo settembre.

Patrimonio europeo in Lombardia – Non è l'unico progetto alle viste per il mobile e dinamico sodalizio con la missione di promuovere e difendere il patrimonio fotografico del territorio. Tra gli ulteriori appuntamenti autunnali, le mostre inserite nel programma delle Giornate Europee del Patrimonio: il patrimonio della provincia, quello architettonico in particolare, riletto alla luce degli scatti di una quindicina di autori. La mostra sarà anche cornice per la presentazione da parte dei due noti fotonaturalisti Luigi Meroni e Sergio Luzzini, del loro ultimo libro fotografico dal titolo, "Natura e civiltà nella Provincia dei Laghi", scritto in collaborazione con Mario Chiodetti. Contestualmente un lavoro di reportage "ai tempi del mondiale di ciclismo a Varese"; non le gare, ma come si manifesta la città, l'universo dei tifosi, nella settimana iridata. Poi ancora, l'uscita del volume dedicato ai nove Sacro Monti prealpini sotto l'egida Unesco e l'antologica a Nino Leto, con il contributo del giornalista Toni Capuozzo. Entro l'anno, infine, dovrebbe vedere la luce il primo numero della rivista dell'Archivio Fotografico Italiano. Un ventaglio di progetti che ha pochi pari in Italia.