La mia famiglia, 1926-27, olio su tavolaLa mia famiglia, 1926-27,
olio su tavola

Immagini di una dimora – C'è un senso di piacevole calore domestico nelle opere di Giuseppe Flangini che il Chiostro di Voltorre ospita fino al 6 aprile. Sarà per via della luce soffusa che nelle ore del tardo pomeriggio bagna le pareti del Chiostro, sarà per la semplicità dei soggetti scelti dall'autore o forse più semplicemente per la forza naturale del colore e della luce, per lo straordinario coinvolgimento intimo e sociale, col quale Flangini esterna pensieri e riflessioni racchiusi nel suo animo che, impressi sulla tela, interagiscono con chi si ferma a guardare. È davvero una mostra che ci sentiamo di consigliare quella di Giuseppe Flangini perchè carica di verità autentiche, ancorate alla realtà e lontane anni luce da sofisticherie concettose, perchè ricca di sensazioni che in pittura sono frutto di un lungo discernimento su sè stessi.

Un silenzio parlante – Non è forse un caso che allora il

Don Chisciotte, Serenata al chiaro di luna,1945-46, olio su telaDon Chisciotte, Serenata al chiaro di
luna,1945-46, olio su tela

testo di Antonio D'Amico nel catalogo della mostra si intitola: "La poetica vibrante del silenzio!". Quella di Flangini è davvero un'arte silenziosa e penetrante, tangibile e fatta di cose che odorano e di luoghi che pulsano di uomini mascherati, di minatori stravolti dal lavoro, di vergini. Il Chiostro di Voltorre è, in queste settimane, crocevia di numerose iniziative. Mentre al centro dell'architettura benedettina ha trovato posto l'originale installazione del Distretto Rurale, accessibile al pubblico in occasione del recente convegno "Il senso della misura" (5-6 e 13 marzo) e fatto da tuberi appesi ad un telo bianco che ricorda una delle installazioni di Mario Merz, un ospite illustre ha presentato la sua ultima fatica editoriale.

Venerdì 12 marzo, Elisa Bortoluzzi Dubach ha presentato il suo manuale: "Lavorare con le Fondazioni" edito da Franco Angeli. All'incontro, moderato dalla giornalista Nicoletta Romano, Direttore della rivista "Living is life", sono intervenuti, oltre all'autrice del libro, Marco Ascoli (Avvocato civilista, Presidente Camera Civile di Varese, Presidente Fondazione Giacomo Ascoli-onlus), Moreno Bernasconi (Membro del Consiglio di Fondazione di Pro Helvetia e dell'Istituto Svizzero di Roma), Gabriella Croci (Dottore Commercialista e revisore contabile), Maria Cristina Cedrini (Direttore Fondazione Milano per EXPO 2015), Luca Galli (Presidente della Fondazione

Elisa Bortoluzzi Dubach ospite al ChiostroElisa Bortoluzzi Dubach
ospite al Chiostro

Comunitaria del Varesotto onlus).

Una guida per tutti – Attualmente, il libro è l'unico manuale che si rivolge al pubblico degli operatori attivi in ambito sociale e culturale interessati alla collaborazione con le fondazioni erogative. In poco più di trecento pagine il lettore impara a districarsi nei vari steps che portano a stendere un progetto in grado di suscitare interesse (e finanziamenti). Dall'analisi della situazione, si arriva all'elenco puntuale delle mosse necessarie per stendere una richiesta corretta ed esaustiva, fino ai fondamenti giuridici e agli aspetti fiscali in materia fondazioni. Un campo che sempre di più sta diventando rilevante e determinante per il settore dei beni culturali e che la stessa autrice ha analizzato compiutamente: "Occorre maggior trasparenza perchè la gente sappia esattamente come operano le Fondazioni e quale consulenza sono in grado di fornire".