Somma vuole tenersi stretti i reperti archeologici rinvenuti a Case Nuove di Somma Lombardo durante gli scavi per la realizzazione del collegamento ferroviario tra il T2 ed il T1, e lo fa
rilanciando una nuova proposta per la loro valorizzazione non all'interno del polo aeroportuale, come previsto, ma all'interno del museo di Volandia.
Quella di metterli a Volandia è un'idea che il sindaco Stefano Bellaria rilancia in questi giorni in cui il Museo è assurto alla ribalta delle cronache per la disponibilità ad accogliere il mitico aereo del mondiale 1982. Allo stesso momento, però, il sindaco è convinto delle molte altre valenze dello spazio espositivo, soprattutto in merito al suo contatto con il territorio.
Dopo aver accolto i gioeilli da trasporto di Ogliari e quelli di Flaminio Bertoni, il genio varesino ideatore di automobili da sogno, la cigliegina potrebbe essere un tuffo nel passato remoto, quello dell'antica civiltà di Golasecca. E così, Bellaria rilancia una proposta già formulata due anni fa: "seguendo questa sua visione "allargata" di valorizzazione del territorio, nel settembre 2014, vale a dire nei giorni dal loro ritrovamento, la presidenza di Volandia si era offerta per ospitare i reperti archeologici rinvenuti a Case Nuove di Somma Lombardo durante gli scavi per la realizzazione del collegamento ferroviario tra il T2 ed il T1 dell'aeroporto di Malpensa. Disponibilità ancor oggi a me confermata dal Presidente Reguzzoni. Il museo di Volandia si trova nelle immediate vicinanze dei luoghi del ritrovamento dei preziosi reperti della civiltà golasecchiana. Inoltre, dato importante, Volandia è visitata ogni anno da migliaia di ragazzi e studenti di ogni ordine e grado. Si potrebbe così realizzare un percorso museale che "dalla terra al cielo" riscopra e promuova le radici del nostro territorio. Questo è ciò che l'amministrazione Comunale di Somma Lombardo propone, in attesa di una convocazione ufficiale, a Sovrintendenza, Regione Lombardia, Trenord e Sea".