La locandina della mostraLa locandina della mostra

Tutti presenti – In linea con la logica dei 'grandi nomi' la nuova mostra, inaugurata durante le feste natalizie a Villa Ponti ad Arona, conferma la tipologia espositiva sostenuta da Carlo Occhipinti e dalla Fondazione Art Museo. Una 'carrellata' di 250 opere incisorie realizzate da 104 artisti europei: grandi nomi che si sono susseguiti in tre secoli di storia dell'arte, lasciando ai posteri opere ineguagliabili. Sono Raffaello, Dürer, Van Dick, Rembrandt, Goya, Tiepolo, solo per citarne alcuni. Un percorso che parte dal Rinascimento ed arriva fino al Barocco. "Inizialmente sono i maestri incisori a replicare i dipinti, incidendo la lastra di rame col bulino, ma questa tecnica (calcografia) si meriterà un posto d'onore al tavolo delle belle arti, sviluppando un filone artistico cui aderiranno artisti di tutti i tempi" così Manuela Boscolo introduce la nuova esposizione.

Un'opera di RembrandtUn'opera di Rembrandt

La passione dell'esperto – Tavole in bianco e nero che illustrano l'evoluzione e le sfaccettature di una tecnica che ha permesso di tramandare le opere di grandi maestri – come nel caso di Marcantonio Raimondi che ha 'copiato', con l'incisione, le opere di Raffaello – ma anche di creare finissimi capolavori. Tutte le incisioni esposte fanno parte della collezione iniziata nel 1980 dal prof. Giuseppe Simoni, esperto e studioso di stampa antiche. Lo stesso Simoni ha redatto un testo a catalogo che introduce alla mostra illustrando l'evoluzione delle tecniche incisorie e l'uso fatto dai maestri nei vari secoli, dal 1450 al 1750 (periodo dello opere in mostra). La pratica dell'incisione ha avuto inizio in Europa a metà del 1300 e le stampe, prevalentemente a soggetto religioso, erano realizzate nelle botteghe degli orafi. Una pratica artigiana quindi, che solo nel secolo successivo verrà presa in considerazione dagli artisti per trasformarsi via via in una tecnica sempre più praticata.

Excursus storico – Nata quindi come arte minore, l'incisione assumerà nel tempo sempre maggiore importanza. Il primo artista italiano a rivalutare questa tecnica sarà Andrea Mantegna, nella seconda metà del 1400. Ma un artista dal quale non si può prescindere parlando d'incisione è sicuramente Albrecht Dürer, presente in mostra con diverse tavole. Il maestro fiammingo che con le sue xilografie ha saputo coniugare la durezza nordica all'armonia rinascimentale, fonte inesauribile di soggetti e varianti per gli artisti a lui contemporanei e successivi.

Un'opera di GoyaUn'opera di Goya

Spostandoci sull'acquaforte troviamo in mostra le opere di Parmigianino il primo grande interprete di questa tecnica in Europa, seguito da Salvator Rosa che "ha offerto al Manierismo una maggiore libertà segnica ed eccellenti prove di virtuosismo" come sottolinea la Boscolo.

Grandi maestri –
Si arriva poi a Rembrandt, il noto artista olandese che deve la propria fama all'acquaforte e alla puntasecca, prima ancora che alla pittura. Ha celebrato sulla carta il fascino, il puntiglio e la perfezione dell'inchiostro che interpreta abilmente paesaggi naturali e delinea, studia psicologicamente i personaggi. Il percorso della mostra si chiude con esempi di vedutismo settecentesco – che ha trovato la propria espressione in opere di Tiepolo, Piranesi e Canaletto – e con le acquetinte satiriche di Goya. La mostra che celebra i dieci anni di attività della fondazione Art Museo presso Villa Ponti ad Arona è curata da Carlo Occhipinti, in collaborazione con Giuseppe Simoni e Manuela Boscolo.

Dall'Arte di Raffaello, a Rembrandt e Goya. Maestri incisori europei (1450 – 1750)
26 dicembre 2008 – 10 maggio 2009
VILLA PONTI – FONDAZIONE ART MUSEO
Via San Carlo 63
Arona (NO)
da lunedì a venerdì 10,00-12,00 / 14,30-19,00; sabato, domenica e festivi 10,-12,30 / 14,00-19,30.
biglietti: Intero euro 6,00 – Ridotto euro 5,00 Bambini (6 – 12 anni) e Gruppi Scolastici euro 1,50
Info:032244629