La Atalanta di Rodari in una immagine di Lele LuzzatiLa Atalanta di Rodari in una immagine di Lele Luzzati

La lettura oggi, momento importante nella formazione dei giovani, di crescita e di scambio culturale, ma anche un diritto di tutti. Proprio per aprire questo mondo anche a chi ha problemi di cecità, dislessia, ipovisione il Comune di Varese con il contributo di Fondazione Cariplo e Fondazione Vodafone e con la collaborazione del Cesvov, di Aid (associazione italiana dislessia) di Varese e Uici (Unione italiana ciechi e ipovedenti) sezione provinciale di Varese ha dato il via ad un progetto di integrazione in biblioteca.

Una biblioteca per tutti – Il titolo del progetto è indicativo sugli intenti: far cadere ogni genere di barriera per chiunque si avvicini alla lettura, soprattutto per i giovani primi destinatari del progetto. Così, dopo una lunga fase preparativa, nel dicembre 2010 è stato aperto, presso la Aula didattica di via Cairoli 12, di fianco alla biblioteca dei ragazzi Gianni Rodari, uno spazio attrezzato con tre postazioni informatiche, scanner, ingranditori, programmi di lettura vocale: strumenti che permettono a chi ha problemi di dislessia, cecità o ipovisione di avvicinarsi ai libri. In tutto questo di grande importanza il ruolo ricoperto dai volontari, in numero di otto, che hanno seguito un percorso di formazione e offrono il loro aiuto agli utenti presso l'Aula didattica.

Letture animate – Sempre nell'ambito del progetto, oltre all'assistenza in aula, dal 2011 hanno preso il via

momenti di pubblica lettura animata ad opera dei volontari, volti a creare momenti di aggregazione. Uno di questi è in programma per il 19 marzo, alle ore 15, nella cornice del centro anziani di Via Maspero, ma aperto a chiunque volesse partecipare. Protagoniste cinque volontarie, che dopo corsi di perfezionamento e sotto la guida di Betty Colombo daranno voce al mito di Atalanta nella versione di Gianni Rodari.

Il mito di Atalanta – Una bella storia quella di Atalanta, nelle parole di Rodari: una giovane donna del mondo antico, che ricerca la semplicità della natura, l'affetto paterno, rispetta se stessa e gli altri e viene immortalata nel mito. Una storia che le volontarie faranno rivivere, basandosi su elementi semplici, cioè la parola e la voce capaci di evocare, affascinare, coinvolgere e sulla musica che scandisce la narrazione.
Una esperienza che, già provata con i ragazzi delle scuole medie, riesce a coinvolgere il pubblico.

Parola alle volontarie – Una esperienza che le volontarie sentono e vivono con passione. Perché amano la lettura, e soprattutto vogliono condividere questo piacere con gli altri, specie con i più giovani.
Una bella opportunità per tutti, il 19 marzo, al centro anziani di Varese, per riscoprire la bellezza della lettura, per rileggere le parole del passato e trovare in esse qualcosa di attuale, qualcosa per cui vale la pena dire "io c'ero".