"Il restauro del sipario storico del Teatro Sociale di Como" è il titolo della conferenza che verrà ospitata il 14 marzo al Monastero di Cairate – Il sipario storico di scena è stato dipinto nel 1813 da Alessandro Sanquirico. Si tratta dunque del sipario originale del teatro che, insieme ai fondali e alle quinte, costituiva la scenografia pensata e realizzata dal famoso scenografo, pittore ed architetto (lavorò alla Scala di Milano), per l'inizio dell'attività del teatro sociale. Al primo spettacolo in cui il sipario si alzò il 28 agosto 1813 erano presenti Alessandro Volta, Ugo Foscolo e Stendhal. Dei molti sipari dipinti dal Sanquirico l'unico rimasto è questo i Como, unico anche per le grandi dimensioni di circa 140 metri quadrati, e uno dei pochi di primo ‘800 conservati nei teatri italiani. In esso viene rappresentata la morte patetica di Plinio il Vecchio ai piedi del Vesuvio, in un raffigurazione molto connotata per l'effetto scenico che segna il passaggio dal neoclassicismo al romanticismo. Il degrado di questa opera era tale che il sipario non era più utilizzato da circa 40 anni e veniva conservato arrotolato sopra il graticcio.

L'intervento del restauro è stato connotato da due importanti fattori: le dimensioni dell'opera e la precisa richiesta da parte dei committenti (società dei palchettisti), di poter riutilizzare il sipario stesso. Entrambi questi elementi sono stati determinanti per tutte le scelte progettuali e operative dell'intervento che hanno comportato l'ideazione e la realizzazione di soluzioni originali e opportunamente messe a punto.
Il restauro è stato realizzato nel 2007-2009 da Rossella Bernasconi di Varese con i colleghi Erminia Affetti e Leonardo Camporini di Como.
Questo intervento così particolare è stato poi presentato al Congresso nazionale IGIIC (Gruppo Italiano dell'International Institute for Conservation) a Napoli nel ottobre 2009.
Nel 2011 il sipario è stato esposto alla grande mostra di Torino per le celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia.