Varese – Il presepe vivente di Bizzozero, nato oltre mezzo secolo fa, tradizione portata avanti dalla Comunità Pastorale Beato don Carlo Gnocchi – di cui la storica parrocchia di Bizzozero è divenuta parte -, con la collaborazione di Radio Missione Francescana ed il partenariato del Comune , ha saputo rinnovarsi nel tempo e cambiare pelle più volte, per adeguarsi alle nuove esigenze della comunicazione ed ai mutati gusti del pubblico. L’edizione di quest’anno, che andrà in scena il pomeriggio di domenica (8 gennaio nell’oratorio e nella piazza di Bizzozero) sarà la più interattiva di sempre.

Si articolerà in due distinti momenti: il primo (dalle 15.30 alle 17) con la visita al villaggio di Betlemme, ricostruito per l’occasione nel cortile dell’oratorio parrocchiale e nell’adiacente piazza S. Evasio dove i visitatori potranno muoversi liberamente, osservando le attività svolte nelle diverse botteghe e ambienti ricostruiti per l’occasione, ma anche interagire con i figuranti, quali il falegname, la canestraia, il panettiere, l’oste, la cuoca, la pellaia, il fattore.
Potranno anche assistere a una lezione scolastica, visitare un’abitazione o l’accampamento romano e le aree giochi: tutto come si svolgeva 2000 anni fa. Un momento in cui un’attenzione particolare è stata riservata ai bambini, che seguendo il percorso proposto potranno realizzare a tappe un piccolo manufatto artigianale e completare una tessera loro riservata.
Dalle 17 alle 18 circa, sarà invece proposto il secondo momento, con la rappresentazione teatrale più “tradizionale”, che avrà come sfondo i diversi ambienti visitati in precedenza dal pubblico.

Tante dunque le novità, ma invariate le motivazioni di oggi rispetto a quelle che spinsero il compianto don Luigi Giudici ad introdurre questa tradizione a metà degli anni ’50 del secolo scorso: creare comunità tra i tanti volontari, offrire alla cittadinanza un momento di aggregazione e ricordare le vere ragioni della festa del Natale. Come ogni anno la realizzazione dell’evento richiede molto impegno e vede coinvolte, a vario titolo, una settantina di persone, tra le quali anche i bambini dell’iniziazione cristiana.

L’accesso all’iniziativa è libero e gratuito, come pure la possibilità di parcheggio sul campo di calcio alle spalle dell’oratorio (da piazza S. Evasio); per chi volesse è possibile contribuire alla raccolta straordinaria di beni alimentari e di prima necessità destinati alla Caritas parrocchiale per offrire sostegno alle famiglie del territorio in difficoltà