Etty Hillesum era ebrea. Quando morì, il 30 Novembre 1943, nel campo di concentramento di Aushwitz, aveva solo 29 anni. La stessa sorte toccò a tutta la sua famiglia: a mamma, papà e, di lì a poco, al fratello Jaap.
La storia e le riflessioni di Etty, dolorose e cariche di fede, hanno illuminato di Speranza la Terrazza del Mosè, in un’altra serata di Tra Sacro e Sacro Monte.
In cabina regia, Andrea Chiodi. In scena, e in fase di scrittura, Angela Dematté, che alla breve ma intensa parabola di Etty ha dedicato anni, tempo, arte, immedesimandosi fino a ereditare parte di quella luce che, nonostante tutto, la giovane riusciva a vedere e a vivere. Fino alla fine.