Isolino Virginia: appuntamento anche a Pasqua con l'archeologiaIsolino Virginia: appuntamento anche a Pasqua
con l'archeologia

Tanti gli appuntamenti per i giorni di Pasqua e, incrociando le dita e sperando nel bel tempo, potranno essere diverse le opportunità per visitare e conoscere musei e gallerie. Cominciamo da Varese: i musei cittadini saranno aperti il 25 aprile. A Villa Mirabello è in corso la rassegna dedicata ai cimeli del Risorgimento varesino, al Castello di Masnago, invece, sono esposti i dipinti del Seicento ritrovati al confine dalla Guardia di Finanza, alla Sala Veratti è in corso la mostra dedicata alla Bibbia del pittore Alessandro Nastasio.

Domani riapre il Museo dell'Isolino Virginia che sarà aperto anche a Pasqua e Pasquetta. L'Isola Virginia è uno dei siti più famosi della preistoria europea: oggetto di scavi continuativi, l'isola è il più antico insediamento palafitticolo dell'Arco Alpino ed è inserita nell'elenco per la candidatura UNESCO dei siti palafitticoli preistorici. (Servizi: visite guidate, laboratori didattici, bar/ristorante aperto tutto l'anno (tel. 0332 766268). Durante il periodo pasquale, apertura: sabato 23, domenica 24 e lunedì 25 aprile. Ingresso museo: 2 euro; ridotto: 1 euro. Trasbordo barca da Biandronno (via Marconi): tel. 0332 766268. Informazioni: Museo Civico Archeologico di Villa Mirabello, tel: 0332 255485; www.cspa-va.it; cspa.va@alice.it).

Aperta lunedì anche la mostra "Varese sotto le bombe". L'esposizione di testi e immagini a cura di Pietro Macchione illustra un momento drammatico della storia cittadina: i bombardamenti di Varese dell'aprile 1944, quando Masnago e la parte adiacente di Varese subirono numerose perdite di vite umane e pesanti danni materiali. Oltre alla mostra sarà possibile visitare il rifugio antiaerei in via Lonati, con ingresso nel piazzale di accesso al posteggio ACI. La visita, ad ingresso libero, è organizzata in gruppi (al massimo 20 persone per volta) e non è necessaria la prenotazione. Sarà condotta dai volontari del Gruppo Alpini-sezione di Varese e dal gruppo Speleologico Prealpino. Verranno forniti caschetti con luce, si consiglia di munirsi di torcia.

Martedì 26, invece, appuntamento alle ore 21.00 in Sala Giuseppe Montanari per la proiezione di "Varese alla

Una mostra da non perdere da LavitUna mostra da non perdere da Lavit

scoperta del Sudafrica"; presentazione del progetto di Simone Raso, realizzato con la partecipazione di Angelo Puricelli, Marco Guariglia e Ivan Vania. Il progetto è stato realizzato in Sudafrica su commissione dell'Ente del Turismo Sudafricano, attivo nella promozione del Sudafrica sul territorio italiano. Partecipazione libera.

Ancora a Varese, appuntamento fino al 30 aprile allo Spazio Lavit con "Uberto Bonetti Futurista Varese e le città d'Italia". Aperta fino al 1 maggio: "Nepal lights & colors" a Busto Arsizio (Colombo Caffè, Via Milano 2 ). Da non perdere anche: "Berlin embassy – Mostra personale di Marta Sforni" alla Galleria Morotti di Daverio e "Tratto levante – Rumore di matita – Carta di riso Mostra di Gabriele Genini" aperta al Chiostro di Voltorre. Aperta sia domenica sia lunedì la mostra al Maga su Alberto Giacometti.

Novità anche a Rancate. La Pinacoteca Giovanni Züst rimane aperta durante tutte le festività pasquali, compreso il Lunedì dell'Angelo, secondo il consueto

Appuntamento con la'rte alla Pinacoteca di RancateAppuntamento con la'rte alla
Pinacoteca di Rancate

orario: 9-12 / 14-17. Sarà possibile visitare la mostra: Luigi Rossi (1853-1923): corrispondenze Tra immagine e testo – Daudet, Loti e Lucini che resterà aperta al pubblico fino al 21 agosto. Ma non è tutto: sarà visibile anche il nuovo allestimento della collezione permanente e della sala con il deposito Molo, comprendente opere di Giovanni Fattori, Gaetano Previati, Mosè Bianchi e altri protagonisti dell'Ottocento italiano.

A Milano vi consigliamo la mostra: "Sul rilievo Bonalumi, Mainolfi, Nunzio" allestita alla Galleria Santo Ficara e curata da Marco Meneguzzo. La mostra sarà visitabile fino al 26 aprile. Nell'indagine che la Galleria Santo Ficara va conducendo sull'arte italiana storicizzata, la scelta di questi tre artisti assume i contorni di una proposta che non segue i soliti criteri della comunanza generazionale o di tendenza, o formale, che in questo caso evidentemente non esistono. Si tratta invece di un'opzione critica che considera la loro possibile vicinanza a partire da una categoria o, se si vuole, da una tecnica antica: il rilievo. Di fatto, tutti e tre gli artisti, che appartengono a generazioni successive, utilizzano molto la tecnica del rilievo, che annovera ascendenze nobili, e che può essere indagata proprio a partire dalle differenze.