Mostra collettiva DAMATRA alla Galleria Prima Materia di Milano,Mostra collettiva DAMATRA
UNION CLUB Milano
(Foto Federica Galioni)

Interessi, idee e passioni comuni fanno incontrare le strade di persone diverse; l'amore per l'arte in ogni sua forma ha permesso a cinque giovani dai percorsi e dalle esperienze diverse di percorrere un tratto di strada, che si preannuncia lungo, uno a fianco all'altro. I DAMATRA stanno crescendo e dalle mostre nei locali sono arrivati alle galleria d'arte. Kia Ruffato giovane ed energica artista di Busto Arsizio si fa portavoce del gruppo e ne racconta le caratteristiche e le curiosità.

Iniziamo dalla particolarità del nome. Da cosa nasce DAMATRA?
"DAMATRA significa dateci retta, dateci ascolto (il senso più sviluppato nell'uomo). Il nome e l'idea del collettivo di artisti visivi itineranti (itineranti perchè ognuno è assolutamente libero ed indipendente nel percorso artistico e nello scegliere se aderire o meno di volta in volta-anche se alla fine aderiamo sempre tutti-), nacque circa un anno fa, durante una serata tra amici-artisti, e decidemmo questo termine perchè nonostante origini differenti ci siamo conosciuti a Milano, dove attualmente ancora tutti operiamo, studiamo e lavoriamo (chi studia in Accademia di Belle Arti di Brera, chi lavora come assistente di artisti affermati, chi cerca ancora un suo percorso predefinito e definitivo). Come tributo alla città che ci ha permesso di trovarci e Ri-trovarci".

mostra collettiva del DAMATRA@GALLERIA PRIMAMostra collettiva del DAMATRA
Galleria Prima Materia
 Milano maggio 2010

Qual è l'idea di partenza di questo vostro progetto comune?
"L'idea è quella di sperimentare una contaminazione sempre maggiore tipica del panorama dell'arte contemporanea, sempre più vicino a tutto ciò che è il sociale, la cultura e l'economia. Il tutto ovviamente comporta un confronto con un contenitore espositivo variabile e non solo con gallerie d'arte e spazi espositivi: si va dal Bar Magenta (MI-Cadorna), a Le Trottoir (MI-colonne S. Lorenzo), al Barrio'S (MI-Barona), All'INVERART (NO-Padiglione Arte Giovane Inveruno), alla GALLERIA PRIMA MATERIA (MI-Rovereto), al Toilet Club (MI-NAvigli), a Palazzo Granaio (MI-Settimo Milanese), a TERRA ARTE RADICI (VA-Casorate S.ne). Insomma un confronto libero, non spesso facile e strettamente funzionale alla presentazione ed al percorso artistico di ognuno, ma sicuramente ciò ci permette di coltivare un bagaglio esperienziale non indifferente da riversare poi nelle Gallerie e negli Spazi espositivi a pieno. Con spazi ed illuminazione consoni ed aderenti all'idea di ogni artista".

Quali sono gli obiettivi e i desideri del collettivo?
"Un obiettivo potrebbe esseri la semplice condivisione di momenti d'arte, uno scambio energetico, di conoscenze, di esperienze ed emozioni. Una sorta di ritrovo in un mondo parallelo, in realtà molto connesso a tutto ciò che ci circonda ed inonda. L'obiettivo reale è quello di crescere sempre più, sia spiritualmente come persone, sia come artisti cercando di occupare una posizione per lo meno fissa nella presenza in modo ciclico in alcune delle principali gallerie Milanesi e non, senza abbandonare la nostra matrice itinerante e di contatto diretto col pubblico affezionato e nuovo. Sarà comunque poi il tempo ad indicarci quale percorso seguire nel nostro "viaggio".

Mostra collettiva del DAMATRA@GALLERIA PRIMA MATERIAMostra collettiva del DAMATRA
Galleria Prima Materia, maggio 2010

Dopo una serie di esperienze state quindi crescendo e trovando punti di riferimento.
"Si. Dopo circa sei mesi di sperimentazione sul campo con un calendario di circa venti eventi, tra esposizioni e mostre e partecipazioni, a volte in concomitanza con Gruppi Quali i Rossofuoco di giorgio Canali (Ex CCCP), Fabrizio Pollio (io drama) ecc…ecco il nostro ingresso nel mondo delle Gallerie con la prima collettiva del DAMATRA dal titolo "Sotto chiave" alla Galleria Prima Materia di Milano".

Come siete riusciti ad inserirvi nel panorama artistico milanese?
"Con umiltà ed allo stesso tempo consapevolezza del nostro potenziale. Avrei dovuto dire forse grazie alle conoscenze accumulate durante la gavetta di tutti, unendo le forze. E soprattutto grazie anche a tutti i locali gentilmente ospitanti che han reso possibile l'inizio del DAMATRA".

Qual è stato il vostro percorso fino ad oggi?
"Direi un percorso itinerante, coinvolgente, stimolante, a tratti surreale. Partendo da basi individuali abbiamo amalgamato, selezionato, tagliato, direi costruito".

Un collettivo formato da cinque artisti con formazioni e percorsi diversi.
"Il collettivo è composto da: Katherine J. Bottellini (Sepulveda Sepulveda), Federica Galioni, Alessio Iacovone, Luca Miscioscia, Chiara Ruffato (Dalla ricerca di equilibrio, o non equilibrio, tra cielo e terra. Sempre con la testa verso il cielo e con piedi ben piantati a terra. Sempre. La mia ricerca ha tre costanti: l'axis mundi(nella tematica) e l'evanescenza e femminilità (nel mood di riferimento) ed il ri-utilizzo di materiali facilmente reperibili vivendo la natura e la vita in modo "oculato" (corteccia d'alberi, rami trattati di nocciolo, piccoli e

Mostra collettiva del DAMATRA@GALLERIA PRIMA MATERIAMostra collettiva del DAMATRA
Galleria PrimaMateria
Milano, maggio 2010

curiosi oggetti). L'idea è quella di non restare mai vincolata ad una tecnica particolare, adoro spaziare dalla pittura alle installazioni talvolta utilizzando per esprimermi anche piccole sculture intime. Per me l'importante è essere libera. lo"stile"emergerà nei lavori. Col tempo). "Tutti abbiamo studiato all'Accademia di Belle Arti di Brera, tranne Federica che ha frequentato lo IED. Ci muoviamo nell'ambito dell'arte visiva, ognuno col suo percorso" precisa Kia.

Una vostra riflessione sulla prima mostra in una Galleria e non in un locale pubblico.
"Un contenitore espositivo certamente aderente alle esigenze di ognuno sia in termini di spazio che di illuminazione che di location. Uno spazio espositivo non completamente asettico. Ma essenziale. Che ci ha consentito di esprimere al meglio il potenziale del nostro lavoro cercando sempre di creare un'atmosfera accogliente e di contatto coi visitatori della collettiva.
Tutti eravamo presenti e disponibili al confronto come al silenzio della parola. Abbiamo cercato di creare un dialogo non invasivo e di lasciar parlare le opere…i visitatori hanno ascoltato, sorseggiando del buon vino e degustando degli ottimi 33 e 45giri con l'unica guida del comunicato stampa che spiegava il "fil rouge"della collettiva, tutti erano liberi di lasciarsi trasportare senza troppi filtri (su richiesta ogni singolo artista ha spiegato in modo più o meno approfondito i propri lavori)".

In ultimo, qualche idea e progetto per il futuro?
"Obiettivi per il futuro? tanti. Seguiteci e non ve ne pentirete. Alla fine vogliamo 'solo' VIVERE DI ARTE E PER L'ARTE. Siamo disposti 'solo' a questo".

www.damatra.tk