Vittore Frattini rappresenta elemento di spicco tra gli artisti, a livello nazionale e internazionale, dell'arte contemporanea. A lui è dedicata una mostra a Luino presso lo spazio di Gocce d'Arte (via Vittorio Veneto, 12) con il suo "Mini Pocket 1974", in omaggio a Piero Chiara. Dopo 42 anni, l'opera si ripresenta al pubblico svelando i contenuti e l'apporto dello scrittore Piero Chiara con tutta la documentazione originale.
La mostra è a cura di Riccardo Chisari, che così scrive nella nota di presentazione dell'iniziativa che tocca due grandi della cultura varesina: Piero Chiara e Vittore Frattini: "Vidi, per la prima volta, Vittore Frattini nel febbraio del 1974, alla Galleria della Piazza di Varese. Alle pareti una miriade di appunti su carta quadrettata: linee contorte che si susseguivano e rincorrevano una sull'altra a evocare uno straordinario nuovo paesaggio. Tra il pubblico sornione come sempre, Piero Chiara chiacchierava piacevolmente. Avvolto in un maglione blu notte, Frattini si destreggiava a destra e sinistra a spiegare il contenuto di quegli appunti, nati attraverso emozioni percepite dall'oblò d'un finestrino aereo, in volo verso Graham Vivian Sutherland. Era il ‘Mini Pocket', che con una forza dirompente, annunciava nuovi orizzonti stilistici e compositivi. Da allora, l'ho sempre seguito in punta di piedi, in tutto il suo percorso artistico. Mai avrei immaginato che, 42 anni dopo, al camposanto di Luino e durante il convivio ‘Omaggio a Piero Chiara', Vittore mi avrebbe svelato il segreto che lo collegava al nostro straordinario scrittore. Questione di un attimo e l'idea di far rinascere il ‘Mini Pocket' prese corpo in quel di Luino".
Il "Mini Pocket", stampato in 1500 esemplari di cui 99 copie con acqueforti originali di Frattini, con presentazione di Piero Chiara, fu edito da Giorgio Upiglio di Milano nel 1974. In anni successivi venne riproposto in cofanetto, con acqueforti originali, unitamente al testo poetico di Roberto Sanesi Parabola del bianco.

Secondo Chiara questo artista varesino su pochi fogli quadrettati "ha dipinto quasi in ogni pagina, con colori a acqua, una serie di viluppi, dilagamenti, espansioni o coaguli di forme, rapprese e fissate a un certo punto della loro evoluzione da una precisa volontà, quasi da una legge o da una norma, la quale viene ad essere quella medesima che l'Artista ha in sé, come un dono o una rivelazione".

"Avevo all'incirca tredici anni, quando nello studio di mio padre Angelo, feci conoscenza con Piero Chiara – si legge sul ‘Mini Pocket' di Vittore Frattini -. Correva il 1950 e per alcuni giorni il futuro scrittore ebbe a posare per un ritratto che ritengo ancor oggi uno dei più belli realizzati da mio padre e forse tra i più riusciti tra quelli dedicati a Chiara da molti artisti famosi. […] . Ho sempre avuto grande simpatie e molto rispetto per le idee artistiche in genere e letterarie di Chiara e da direttore del Liceo Artistico Statale di Varese, oggi intitolato a mio padre, l'ho spesso coinvolto. In particolare, insieme, realizzammo un'importante mostra: quella dei disegni di Giovanni Carnovali detto il Piccio, e molto delle opere esposte erano di proprietà dello scrittore".
A testimonianza dell'evento è stato realizzato un catalogo che raccoglie gli aspetti salienti dell'opera del Maestro Vittore Frattini con le testimonianze di Piero Chiara, Guido Ballo, Luigi Carluccio e Alberico Sala.