Vista e udito sono i sensi che contraddistinguono le opere di Christopher Michling, in mostra presso la Galleria Giuseppe Pero a Milano, con il titolo "Processed World", non con funzioni dirette, ma filtrando i due sensi con strumenti quali orologi, cannocchiali e telefoni.

Questi ultimi privi di collegamenti, quale allusione all' incomunicabilità.

Mentre ai cannocchiali è data la funzione di protesi dello sguardo.

I due oggetti assumono a tal punto, il compito di filtro tra l'oggettività dei sensi e i compromessi dettati dal loro uso.
A fissare tali estreme condizioni concorrono quadranti di orologi con lancette immobili così come gli ingranaggi che dovrebbero garantirne il movimento.

Siffatte sospensioni temporali, aprono ad una "dissipatio" dove a percorrere articolate architetture agiscono folate cromatiche da paesaggio post-atomico, a definire che nulla sarà più come è stato, predicendo una ineluttabile fissità, tanto che le poche figure umane presenti nelle opere sono connotate con il bianco e il nero, divise tra chi osserva ciò che è rimasto e chi, appartenente alla sfera infantile, tende ad una improbabile connessione con le macerie circostanti, in uno scenario ai confini con la realtà.

Christopher Michlig – "Processed World"
Milano – Galleria Giuseppe Pero, Via Porro Lambertenghi 3
Fino al 25 luglio
Orario: martedì-venerdì 14-19