Il sindaco Luciano GrandiIl sindaco Luciano Grandi

Le piogge e i temporali dei giorni passati hanno inferto un altro duro colpo alla storica struttura Liberty del centro di Castronno: il già pericolante soffitto dell'ultimo piano della Villa Puricelli è caduto e con esso un altro pezzo di storia. Purtroppo non sarà l'unico, dato che già solo per la messa in sicurezza dell'edificio si dovrà attendere il 2010. La questione è che ci vogliono troppi soldi per ristrutturarlo, e il Comune, proprietario dello stabile, deve fare i conti con problemi ben più importanti e prioritari di questo. I preparativi per la recente campagna elettorale e il cambio di Amministrazione, poi, non hanno aiutato a migliorare una situazione di per sé già difficile. Abbiamo dunque fatto qualche domanda al neo-eletto sindaco, Luciano Grandi, per capire la sua posizione sul futuro della villa.

Signor sindaco cosa intende fare con Villa Puricelli? "Premetto che è importante ristrutturare questa villa perché potrebbe significare molto per i Castronnesi, ma il problema più grande è trovare i soldi per ristrutturarla. Tra l'altro la grande quantità di pioggia caduta nei giorni scorsi ha peggiorato la situazione: parte del soffitto dell'ultimo piano è crollato".

Nel programma elettorale è scritto che Lei e la Sua compagine intendete mettere in sicurezza la villa e aprire il parco. Quali sono le tempistiche?
"Appena insediati le assicuro che tra le priorità del mio gruppo c'era quella di mettere immediatamente la villa in sicurezza, per evitare che le persiane delle finestre che danno sulla strada potessero cadere in testa ai passanti, ma anche per rendere il parco della villa nuovamente fruibile alla comunità attraverso l'inserimento di un chiosco da dare in gestione. Abbiamo dovuto, però, affrontare problemi più urgenti, come sostituire il vecchio capo dei vigili, andato in pensione, con uno nuovo. Avevamo già trovato il denaro da impegnare nell'intervento, ma tutto ormai è rinviato al 2010".

Il degrado all'interno della VillaIl degrado all'interno della Villa

Una volta messa in sicurezza ed aperto il parco, quale sarà il futuro della villa?
"Importante per ora è evitare che la sua condizione si aggravi e far accedere le persone nella zona verde, per il resto si vedrà, ma sa anche lei quanto sia difficile trovare i fondi necessari al suo recupero, anche se richiesti ad alti livelli politici, tanto più in questa fase di crisi economica, in cui le persone vengono a bussare alle porte del Comune, perché non riescono ad arrivare a fine mese".

Sa delle ultime uscite di Sgarbi a Morazzone e della domanda posta sulla questione dal direttore di Rete55 al vicesindaco Walter Ghiringhelli, cioè: è possibile che il patrimonio artistico del territorio sia nella mani della casualità o del passaggio fortuito di uno Sgarbi di turno? "Sì, sono al corrente di quanto accaduto a Morazzone e le rispondo che è brutto dirlo, ma purtroppo il nostro patrimonio è in mano alla casualità, perché siamo in condizioni economiche disastrate. Se poi c'è lo Sgarbi di turno che riesce a salvaguardare l'arte trovando immediatamente dei fondi, ben venga. Ma voglio sottolineare, però, che Sgarbi è capace di sparare a zero, ma poi chi se la deve cavare è chi sta in mezzo alla gente quotidianamente".