L'esterno di Villa MyliusL'esterno di Villa Mylius

Niente regalo sotto l'albero – Avevamo intitolato "L'uovo di Mazzotta", un recente articolo che alludeva ad una futura sorpresa, firmata dal patron della Fondazione milanese, in stretta sinergia con l'amministrazione di Varese. Ma l'uovo o il regalo sotto l'albero potrebbe non esserci, peggio anzi, potrebbe non concretizzarsi nemmeno in futuro.
L'idea che il sindaco Fontana stava accarezzando era la possibilità di destinare lo spazio espositivo di Villa Mylius ad una importante collezione di opere storiche. Una scelta di alto profilo per la città e per l'importanza del nome coinvolto.

La scintilla
– Un nome di assoluto spicco. Quel Luigi Koelliker che ha garantito opere per la mostra di Fra' Galgario al Castello di Masnago e che in passato altri capolavori della sua vasta collezione ha spesso e volentieri prestato per mostre varesine, come per qualsiasi altra iniziativa espositiva di livelllo nazionale ed internazionale che ne chiedesse la collaborazione. In occasione proprio della mostra dedicata al ritrattista settecentesco a Varese, il collezionista aveva visitato la sontuosa villa di recente donata all'amministrazione. La scintilla sembrava scattata. E tra l'interesse di Koelliker e quello della città sembrava esserci la possibilità di un punto di incontro: far abitare le stanze della ex dimora Babini-Cattaneo da una selezione di opere, quadri cinque-seicenteschi, ma non solo, di uno dei più importanti collezionisti e mecenati – suo il contributo per il restauro della Pietà Rondanini di Michelangelo – noti nell'intero mondo culturale ed artistico.

Il raffreddamento – A distanza di qualche mese sembra che la scintilla sia sul punto di spegnersi. All'inizio di dicembre, Koelliker ha disperso circa trecento pezzi della sua collezione londinese presso Sotheby's, tra dipinti antichi e oggetti d'arte, frutto di una passione collezionistica orientata a 360°.
Chiudendo il suo studiolo londinese, Koelliker ha deciso di liberarsi di una parte, comunque minima, del suo patrimonio. "Sono sempre stato un avido collezionista ma talvolta le collezioni devono essere disperse per portare una rinnovata energia in settori addormentati", dichiara il connoisseur milanese nel catalogo di presentazione dell'asta. Sessione che non è andata esattamente come si sperava, essendo rimaste invendute opere anche di pregio, tra cui un Guercino ed altre, nonostante il passaggio a valori inferiori a quelli di alcuni anni fa. Un segnale non buono, in vista della prossima asta Sotheby's a New York, quando, tra gli altri, sarà messa all'incanto una tela di Tiziano stimata intorno ai 3 milioni di euro. Segnali non positivi, forse, che accompagnano l'improvviso raffredamento, registrato dagli stessi attori in merito all'ipotesi Mylius: le parti in causa dell'amministrazione varesina e lo stesso collezionista.
Raffredammento suo e, a quanto pare, anche di Gabriele Mazzotta che da tempo segue le pubblicazioni relative alla collezione Koelliker e che era stato individuato come tramite e garante dell'operazione. L'operazione, preziosa e nobilitante per la città, oggi purtroppo sembra molto più lontana di quanto non fosse solo pochi mesi orsono.