Piazza del Duomo con l’isolato del Rebecchino e il Portico deiPiazza del Duomo con l'isolato del
Rebecchino e il Portico dei Figini

Il 15 gennaio 1839 la stampa milanese riportò l'annuncio dell'invenzione di Daguerre, che era stata presentata pochi giorni prima all'Accademia delle Scienze di Parigi. Da questa data simbolica prende avvio la mostra Lo sguardo della fotografia sulla città ottocentesca. Milano 1839-1899, che, come afferma la curatrice Silvia Paoli, vuole portare all'attenzione degli studiosi e del pubblico gli sviluppi, ancora oggi poco noti, della fotografia a Milano, città in prima linea nel recepire e divulgare le novità d'Oltralpe, valorizzando il prezioso materiale conservato nei fondi del Civico Archivio Fotografico di Milano, della Civica Raccolta delle Stampe "A.Bertarelli", dell'Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana e dell'Accademia di Belle Arti di Brera.

Lo sguardo sulla città. Filo conduttore dell'esposizione è il genere della veduta urbana, raccontato attraverso più

Spettacolo nautico e pirotecnico nell’Anfiteatro dell’Arena,Spettacolo nautico e pirotecnico nell'Anfiteatro
dell'Arena, dopo il 2 agosto 1863

di duecento fotografie, che mostrano i cambiamenti del volto della città nel corso dei decenni che precedono e seguono l'unità d'Italia e allo stesso tempo testimoniano il lavoro dei professionisti che a Milano operarono, come Alessandro Duroni, Luigi Sacchi, Pompeo Pozzi, Hippolyte Deroche e Francesco Heyland. Scelta critica della mostra e del catalogo che l'accompagna è di privilegiare l'"oggetto" fotografia nella sua materialità – con un'attenzione quindi alle tecniche dell'epoca – e nella sua esistenza storica, che significa compresenza di valore documentario e valore estetico.

Percorrendo le sezioni della mostra si scopre una Milano in forte crescita che trasforma la sua fisionomia demolendo il vecchio, progettando il nuovo, ma anche restaurando i suoi maggiori monumenti. La memoria fotografica racconta la nascita della città che ancora oggi vediamo, ma ferma anche scorci di una Milano che non esiste più: dal cantiere di piazza del Duomo con la Galleria Vittorio Emanuele in costruzione, alla vecchia Stazione Centrale, terminata nel 1864 su progetto dell'architetto francese Bouchot, al Castello Sforzesco prima dei restauri di Beltrami, all'Arena "allagata" per uno spettacolo nautico e pirotecnico che si tenne nell'agosto del 1863, fino alle chiese, alle porte e ai portali, come quello del Banco Mediceo, "ritratto" da Pompeo Pozzi nella sua sede originaria in via dei Bossi, prima del suo trasporto nel Museo del Castello Sforzesco.

Lo sguardo della fotografia sulla città ottocentesca
Milano 1839 – 1899

Milano, Sale Panoramiche del Castello Sforzesco
Dal 29 ottobre 2010 al 10 gennaio 2011
Orari: martedì – domenica (lunedì chiuso) dalle 9.00 – 13.00 e dalle 14.00 – 17.30
Ingresso gratuito
a cura di Silvia Paoli