Le donne della pesca e del lagoUn intreccio tra letteratura e teatro – Difficile capire dove inizi il teatro e dove finisca la letteratura. Sì, perchè “Le donne della pesca e del lago” è sia uno che l’altro. Uno spettacolo teatrale portato in scena, l’anno scorso, dalla vulcanica attrice varesina Betty Colombo e un libro, uscito poche settimane fa’, che, grazie alla sua traduzione in forma scritta, rende più comprensibili le fatiche che si celano dietro al sipario.

 

L’obiettivo – Un lavoro che affonda le sue radici nella tradizione, negli usi e costumi di una Cazzago Brabbia che, un tempo, viveva di pesca. Proprio questo libro-spettacolo è il primo passo verso la presa di coscienza che il nostro passato sia un patrimonio da tutelare e da valorizzare. Non una semplice rappresentazione teatrale o uno dei tanti libri che affollano le librerie, ma un momento di riflessione dove tradizione e storia si mischiano fino a diventare indistinguibili.

 

Betty ColomboLa storia – Completamente inventata, la vicenda narra di una bambina che, fin da piccola, osserva dall’alto delle colline circostanti, il lago di Varese. E proprio quell’affascinante specchio di acqua è il luogo che ospita i suoi fanciulleschi sogni e le sue fantasie. I pescatori, che una volta vivevano grazie ai proventi delle loro attività, agli occhi della piccola erano soltanto delle lontane macchiette. Diventata grande, la bambina, ironia della sorte, sposa un pescatore ed impara a conoscere il lago, le sue particolarità e le sue bellezze. Da questa convivenza forzata nasce un vortice di sensazioni che legheranno per sempre la giovane donna al lago. E proprio queste emozioni sono state trasferite nella rappresentazione teatrale e nel libro che, edito da Macchione, promette di portare nuova linfa alla nostra cultura locale.

Un anno fa’, nella prima edizione di “Castelli di Lago”, l’eclettico festival teatrale promosso da Arteatro, andò in scena lo spettacolo “Le donne della pesca e del lago”. Oggi, da quella importante esperienza, nasce il desiderio di imprimere sulle pagine di un libro le emozioni della pièce.