G. Carnovali - AutoritrattoG. Carnovali – Autoritratto

Ci eravamo lasciati con un dubbio: Varese avrebbe ricordato Piccio, in concomitanza con la grande mostra alle viste a Cremona, dove verranno allineati più quasi 150 tra olii, bozzetti e disegni? La risposta non si è fatta attendere molto. Non sarà una replica della mostra, che non verrà trasferita da là a quà. Sarà qualcos'altro.

A rivelarlo sono le due donne, motori fin qui silenziosi di tutta l'operazione: Carolina De Vittori Locatelli, presidente dell'Associazione Amici del Piccio di Montegrino e Serena Contini, la studiosa varesina che da anni sta dedicando il suo tempo all'immenso archivio di Piero Chiara, illuminato cultore del Piccio, conservato presso l'amministrazione di Varese.

Prudente la prima, che vorrebbe rimanere ancora sui passaggi istituzionali: "Ci siamo incontrati con i referenti dell'amministrazione e altre alle conferenze stampa di presentazione della mostra cremonese, ci saranno iniziative sul territorio". Incalzata, la De Vittori si sbilancia ammettendo che potrebbe essere in progrmma "il riutilizzo dell'intero corpus dei disegni del Piccio, una mostra più ampia di quella realizzata in Sala Veratti a metà degli anni Novanta".

La circospezione è d'obbligo anche per Serena Contini, intercettata nel corso del convegno da lei organizzato in Salone Estense, dedicato alla figura di Piero Chiara a cui la studiosa ha appena dedicato il prezioso volume Il cammino degli anni e delle lettere: "L'idea che ci è venuta è quella di una mostra documentaria, con un taglio diverso rispetto a quella di una decina di anni fa, curata dall'allora direttore dei Musei Civici, Flaminio Gualdoni. Questa dovrebbe avere una impostazione più  filologica, alla luce dei documenti già emersi sin qui nelle mie ricerche d'archivio e di quelle che da qui in avanti potrebbero emergere".

Nuova luce, dunque, verrebbe data dalla studiosa che ha unito nel suo curriculum una passione originaria per la storia dell'arte, guarda caso proprio grazie al suo primo professore Pierluigi De Vecchi, autore del catalogo ragionato sul Piccio, e poi declinato  nella ricerca documentaria-archivistica. Lo stesso De Vecchi, nelle intenzioni potrebbe essere della partita. E sarebbe una di quelle cose che tornerebbero a dare lustro al Castello di Masnago.

Oltre ai testi già noti scritti da Chiara e pubblicati nei due volumi di disegni per le edizioni Scheiwiller, la Contini ha già fatto riemergere dalle carte alcuni articoli dello scrittore, non inediti, pubblicati su alcuni articoli della bergamasca, certamente sconosciuti al grande pubblico. Ma, promette, altre sorprese, potrebbero uscire.

Per ora, è bene dirlo, si lavora nel campo delle ipotesi suggestive. Mentre a Cremona si lavora da mesi, come impongono le scadenze e i tempi tecnici delle grandi mostre, a Varese, si è appena alla fase embrionale della prima idea. Un assenso di massima al progetto dovrebbe esserci anche da parte degli interlocutori, direzione dei Musei Civici, in testa. La prima ipotesi di una contemporaneità degli eventi è già stata scartata. Meglio pensare subito all'autunno 2007.