Un'immagine dello spazio della mostraUn'immagine dello spazio della mostra

Lo scrigno – Si affaccia sulla corte interna di Villa Cagnola lo spazio raccolto, una sorta di ridotto, nel quale Rino Destino ha potuto allestire la sua mostra di pittura intitolata semplicemente "Rino Destino 2007". Non è la prima volta che la villa di Gazzada si apre a ospitare mostre artistiche, anzi il Direttore – Monsignor Luigi Mistò – è aperto a proposte contemporanee che siano degne di considerazione e consone all'atmosfera del luogo.

Tra materia e spirito – La pittura di Destino affronta in maniera schietta e originale il tema dei temi, ovvero il rapporto fra Spirito e materia. Il pittore lo avverte nelle forme e nelle forze della natura, lo ricupera per un discorso sulla figura affidato a una decina di tele, al cui centro campeggia l'archetipo dell'umana tensione verso la luce eppure via dalla luce.

Rino DestinoRino Destino

Antinomie vitali – Il pittore è riuscito a rendere con un segno corsivo e irruenza di colori primari e complementari il paradosso di una figura in espansione, pura deflagrazione di energia, senza descriverne il moto e senza farne un manichino inespressivo. Oltretutto, questo archetipo porta con sè la Grecia ellenistica e  si genera da sè, a partire da un segno elementare prelevato dal mondo naturale.

Filosofia in pittura? – Rino Destino ama intrattenerti con il suo mondo espressivo che trova nei disegni un primo stadio realizzativo – quasi un tirocinio – e che si nutre di filosofiche intuizioni che spaziano da Newton a Sant'Agostino. C'è il rischio di perdersi, dietro a Destino, ma i suoi discorsi a volte avventurosi trovano una trasposizione credibile nelle opere, che non sono gratuite ma fresche e tese a sviscerare uno stesso tema. Tema non da poco, che la pittura può afferrare e non spiegare, tenendo aperto e vivo il problema.