Francesca Diletta NinniFrancesca Diletta Ninni

Nel 2004 l'allora direttrice del Museo d'Arte Moderna e Contemporanea del Castello di Masnago, Anna Bernardini richiede degli studi riguardo alla Sala della Musica. Giovanni Agosti, docente all'Università degli Studi di Milano assegna la ricerca ad una  studentessa di Lettere Moderne con indirizzo artistico, Francesca Diletta Ninni. Il risultato è la tesi "Ricerche sull'iconografia della 'Sala della Musica' nel Castello di Masnago.

La 'Sala della musica' è un piccolo ambiente al piano superiore del Castello di Masnago. Gli affreschi che l'abbelliscono, sono stati eseguiti tra il 1511 e il 1530, da mano ignota. Il proprietario della dimora era dal 1490 Silano Castiglioni, della casata Castiglioni, vera protagonista del luogo.

Come hai iniziato le ricerche?
"Ho svolto inizialmente un lavoro di ricerca d'archivio per trovare documenti relativi al castello e alla sala, ma mi sono resa conto che erano veramente pochi. Non ricavavo nessuna notizia interessante"

Come ti sei comportata allora?
"Mi sono dedicata ad una riceca storica del borgo di Varese tra la fine del '400 e gli inizi del '500. Ho scoperto avvenimenti storici, legati alla discesa delle truppe svizzere. Quest'ultime, al servizio di Milano e dei Francesi, hanno assediato e occupato la zona di Varese. Questi episodi mi sono stai utili per interpretare le immagini della sala".

Il lavoro è poi continuato?
"Sono poi passata ad uno studio iconografico, analizzando i singoli riquadri della sala. Ho trovato che alcuni temi storici erano ricorrenti nelle scene. Si ritrovavano scene di assedio a città e violenza, aspetto questo relativo agli avvenimenti storici che hanno visto nel passato Varese protagonista. Gli studi svolti mi hanno anche permesso di identificare come modello iconografico della nota 'Scena di caccia', un pezzo della collezione fiorentina conosciuta come 'Stampe Otto' databile 1470 ca."

La denominazione di Sala della Musica', nasce dalla rappresentazione di strumenti musicali sulla fascia orizzontale della decorazione sulle pareti?
"Anche. Attraverso gli studi sono arrivata ad un'interpretazione dell'intero ciclo pittorico. La piccola sala era adibita a studiolo rinascimentale e ad archivio storico. Essendo un ambiente privato del signore, esso aveva una funzione di meditazione. Utilizzato anche  archivio, era considerato un luogo dedito alla memoria. A questo si rifanno i temi raffiguranti avvenimenti storici. Per quanto riguarda gli strumenti musicali sono collegati alla figura femminile dormiente, dipinta sulla parete a destra dell'ingresso. La donna è in atteggiamento meditativo, in uno stato di malinconia e solitudine. Questo comportamento era visto ai tempi al pari di una malattia. La musica era considerata una cura, anche per la malinconia. Il liuto era infatti interpretato come uno strumento terapeutico".

Modello per la scena di caccia 'Stampe Otto'Modello per la scena di caccia 'Stampe Otto'

Sabato 17 novembre esporrai il tuo lavoro proprio nelle sale del castello. Ti presenterà Paola Viotto.
"Si. E' dal 2005 che si parla di organizzare questo incontro. Alberto Pedroli è entusiasta del lavoro. Purtroppo problemi organizzativi hanno fatto slittare la data. Sabato in occasione della presentazione del lavoro conoscerò finalmente anche la studiosa Paola Viotto. Lei è tra gli studiosi e ricercatori che hanno già lavorato su questi affreschi. Si è dedicata in particolare al riquadro con il mostro marino. Ha identificato come modello di questa scena una stampa di Dürer. Probabilmente una copia delle tante che giravano anche in questa zona".

La sala è molto rovinata, tanto che molte scene non sono più identificabili.
"Tra le carte che ho esaminato, ho trovato le relazioni degli studi per i restauri. Risalgono al 1992. Purtoppo a mio parere non si investe abbastanza sulla realtà artistica del Castello di Masnago. Anche altre sale necessitano di interventi di restauro. E' anche vero che la cifra necessaria per gli interventi è più alta di quello che si credeva, ma ormai questi affreschi non sono altro che i negativi".

Per saperne di più – Il lavoro di ricerca e studio svolto da Francesca Diletta Ninni verrà presentato, sabato 17 novembre dalle 18.30 alle 19.30. L'introduzione sarà tenuta dalla studiosa varesina Paola Viotto, che già in passato si era occupata di questi ambienti storici. Dopo la conferenza e l'aperitivo, saranno proposte visite guidate nelle sale del Castello di Masnago, a cura della relatrice.

Per appuntamento Museo Castello di Masnago
Tel 0332-820409
(da martedì a domenica 9.30-12.30 / 14.00-18.00)
Orari visite guidate su appuntamento ore 20.15 e ore 21.15
È possibile effettuare la prenotazione anche via fax 0332-220089
Oppure via mail: didattica.masnago@comune.varese.it