Claude Monet, Un coin d'appartamentClaude Monet, Un coin d'appartament

A Lugano si sta svolgendo un imperdibile appuntamento espositivo. Con Una finestra sul mondo vengono presentate al pubblico in due sedi espositive 200 opere dei più importanti artisti, dal Rinascimento fino ai giorni nostri, uniti da un tema cardine quel'è la finestra. Da sempre la finestra affascina gli artisti i quali ne hanno fatto uno dei soggetti più frequenti della storia dell'arte. Essa è la prima cornice attorno al paesaggio che osserviamo dalle stanze di casa: dona a ogni scorcio, senza che sia necessario dipingerlo, la forma del quadro e come una macchina fotografica ordina la realtà in sezioni rettangolari.

La mostra organizzata per nuclei tematici inizia al Museo d'Arte dove il percorso spazia dal Quattrocento alle Avanguardie storiche, e prosegue al Museo Cantonale d'Arte dove si giunge fino alla contemporaneità.
Se per gli artisti rinascimentali presenti in mostra -da Alberti a Dürer a Lorenzo di Credi- la finestra è il punto di partenza per l'organizzazione del paesaggio in base a una precisa prospettiva architettonica, per i romantici, da Füssli a Thoma, essa diventa la soglia alla quale si affacciano figure solitarie intente a scrutare l'orizzonte in nostalgica contemplazione.

Un'ampia sezione della mostra è dedicata agli artisti

Giorgio de Chirico, Il poeta e il filosofo, 1915Giorgio de Chirico, Il poeta e il filosofo,
1915

impressionisti e postimpressionisti fra cui Monet, Bonnard, Vuillard, Matisse, i quali, mediante la finestra, aboliscono il confine fra l'interno e l'esterno.
Nel corso del Novecento essa ha assunto invece tanti significati e ruoli quanti sono stati i movimenti artistici che si sono susseguiti negli anni. Le vedute urbane di impronta cubista e futurista appaiono scomposte e frammentate mentre per De Chirico, Ernst e Magritte la finestra non si apre più su un paesaggio reale, ma su di un universo immaginario o onirico.

Il mondo visto dalla finestra e suddiviso in rettangoli ha rappresentato lo spunto per le immagini geometriche di Albers e Mondrian: attraverso le loro opere ci si affaccia su vedute semplificate fino a divenire campiture cromatiche e tessiture di linee ortogonali.
Vi sono poi artisti che hanno saputo aprire finestre verso "altri mondi", come ad esempio Rothko con i suoi celebri dipinti che appaiono come finestre rivolte verso una dimensione spirituale.
La mostra è curata da Giovanni Iovane, professore di Storia dell'arte contemporanea all'Accademia di Brera, Marco Franciolli, direttore del Museo Cantonale d'Arte e del Museo d'Arte di Lugano, Sylvie Wuhrmann, direttrice della Fondation de l'Hermitage di Losanna – istituzione che ha collaborato alla realizzazione del progetto espositivo e sede della seconda tappa della mostra dal 25 gennaio al 20 maggio 2013 – in collaborazione con Francesca Bernasconi, collaboratrice scientifica del Museo d'Arte di Lugano.

Una finestra sul mondo
Da Dürer a Mondrian e oltre. Sguardi attraverso la finestra dell'arte dal Quattrocento ad oggi
Fino al 6 gennaio 2013
Museo Cantonale d'Arte, Via Canova10 e Museo d'Arte Riva, Caccia 5 – Lugano
Orari: Museo d'Arte martedì – domenica dalle 10.00 alle 18.00
venerdì dalle 10.00 alle 21.00
Museo Cantonale d'Arte mercoledì – domenica dalle 10.00 alle 18.00
martedì dalle 14.00 alle 18.00