Pensiamo troppo e sentiamo troppo poco – Nel paese delle meraviglie la speranza di un mondo nuovo assume contorni ben definiti. Si esprime nella forza di corpi atletici, nei gesti equilibrati di artisti della danza, nella musica – a volte melodica a volte elettronica. I sogni urlano. I sogni pretendono. Pretendono di essere ascoltati e ammirati, di essere compresi e condivisi. Perché sono sogni di tutti. Sogni di un mondo migliore, di un domani senza violenze, di un futuro di democrazia – per ogni popolo e per ogni nazione. E’ il discorso da “Il Grande Dittatore” di Charlie Chaplin il filo conduttore dello spettacolo proposto, lo scorso fine settimana sul palco del Teatro Condominio di Gallarate, dalla Compagnia portoghese Vortice.Dance ed intitolato “Soliloquy about wonderland”. Frasi pronunciate con foga che accompagnano movimenti sinuosi, talvolta lenti, talvolta rapidi e assolutamente coordinati. È la danza a parlare e le parole di Chaplin a fungere da scenografia. Il suo discorso, urlato – strillato, racconta di un domani migliore al quale tutti dobbiamo credere. Ed è ancora la danza a convincerci a farlo. Presentandoci stralci di vita quotidiana. Storie di uomini e donne che, all’infinito, si sono ripetuti nel tempo e che sempre si ripeteranno facendo credere a chi li stia vivendo di essere unici ma, in realtà, veri e propri loop in vite diverse, in fondo un po’ uguali. “Pensiamo troppo e sentiamo troppo poco”, tuona Chaplin. E allora, Vortice.Dance si fa sentire. Non solo dalle orecchie. Lo spettacolo dei 9 ballerini portoghesi coinvolge tutti i sensi. Scuote, emoziona, stupisce. Sono gli effetti speciali, le tecnologie digitali, la semplicità degli episodi raccontati e che rapidamente si susseguono. Sono i duetti e gli assoli, sono le luci e le coreografie. Sono tanti gli elementi che ipnotizzano e che ammaliano lo spettatore.

 

Battiamoci per un mondo nuovo – È forza quella che sanno trasmettere questi ballerini. Forza e coraggio di guardare al domani, superando ogni ostacolo e credendo nella luce.Questa forza si esprime nei loro salti, nelle loro armoniose coreografie. Perfino sotto l’acqua, scrosciante. Danzano, senza che nessuno li possa né fermare né dividere. Ballano sinuosamente abbracciati, ballano ascoltando le note direttamente dal cuore ed esprimendo questa violenta volontà di non smettere di sognare.“Battiamoci per un mondo nuovo”, urla ancora Chaplin e i 9 artisti dimostrano di credere in questo domani ancora da scoprire, ma indubbiamente da vivere. Così, mentre il Discorso del Grande Dittatore termina urlando a più non posso di alzare gli occhi al cielo, loro questo desiderio di preservare il tempo che verrà e di lottare -oggi – per rendere il domani migliore lo trasmettono alla platea, emozionando con ogni gesto.

 

La compagnia – Diretta da Cláudia Martins e Rafael Carriço, entrambi coreografi e ballerini, Vortice.Dance è annoverata tra le più importanti compagnie di danza contemporanea del Portogallo. Pluripremiata all’estero, la Compagnia – che ha la sua sede a Fátima – ha ottenuto negli ultimi anni numerosi premi e riconoscimenti nel mondo. Sono 9, in tutto, i professionisti che si alternano sulla scena e che, con talento, portano sul palco uno “spettacolo terapia”, capace di vincere ogni tristezza, ogni delusione della vita.

La danza come veicolo di comunicazione per gridare al mondo la forza dei sogni. Il discorso da “Il Grande Dittatore” di Chaplin, urlato a squarciagola, per rafforzare il messaggio. È lo spettacolo della nota compagnia Vortice.Dance, presentato a Gallarate venerdì.