In occasione dell'anniversario della morte, 92 anni dopo il 4 novembre 1921, Malnate ricorda un cittadino di adozione "illustre": Arnaldo De Mohr. E lo fa con un busto in bronzo nel cuore del paese e con un volume a lui dedicato, e con l'acquisizione di alcuni reperti donati dalla nipote.

De Mohr fu uomo di azione e di cultura: partecipò alla I Guerra Mondiale e fu un editore di successo, fra i suoi scrittori non si può dimenticare Gabriele D'Annunzio, al quale lo legava una profonda amicizia.

In realtà De Mohr nacque a Milano nel 1874, ma dopo il matrimonio con la malnatese Carlotta Berardi si trasferì a Malnate. Giornalista, poeta, aprì una propria casa editrice, che si pose subito all'avanguardia, pubblicando gli autori contemporanei, come Matilde Serao, Giovanni Papini e soprattutto Gabriele D'Annunzio.

Uomo d'azione, si diceva: mazziniano e democratico, De Mohr nel 1914 si arruolò nell'esercito francese per combattere contro gli imperi centrali, per poi partecipare da volontario nell'esercito italiano alla I Guerra Mondiale. Una serie di successi, al punto da diventare ufficiale al Comando della Terza Armata a stretto contatto con il Duca d'Aosta. Si segnalò per valore nell'attacco decisivo contro gli Austriaci intorno a Trento, nonostante le ferite e la contaminazione dai gas.
Anche dopo la guerra continuò il proprio impegno: D'Annunzio lo volle nella propria impresa di Fiume, a comando dell'Autoparco.