Il Gruppo della Tavolozza si è dato appuntamento al Monastero di Cairate per festeggiare i suoi vent'anni. Il gruppo si è costituito nel 1995 sotto la guida del maestro Ennio Tamoli a Bolladello di Cairate. Nel 2000 il gruppo si è spostato a Peveranza nella vecchia scuola che ne è tutt'ora sede.

Lungo la passerella del piano superiore del Monastero, espongono i loro migliori dipinti gli artisti: Gaetano Cattaneo, Manuela Chinetti, Fabio Colombo, Gaudenzio Colombo, Ninus Colombo, Giuditta Crosta, Clara Gallo, Beniamino Gigli, Gianfranco Mancon.

Accanto alla mostra degli artisti del gruppo, un grande omaggio al maestro Mario Alioli, nell'anniversaio della sua nascita, il 9 maggio 1928.

Professore di arti applicate nelle scuole di Varese, Busto, Saronno e Gallarate, Alioli ha fondato nel 1985 la "galleria a cielo aperto" di Boarezzo, intitolata alla memoria dei grandi maestri del passato, Giuseppe Grandi e Odoardo Tabacchi. È grazie a lui e alla sua arte se, ancora oggi, Boarezzo è conosciuto come il "villaggio dipinto", dove sono arrivati grandi nomi della pittura nazionale.

Profondamente legato al suo territorio, Alioli ci ha regalato opere di straordinario impatto, parlandoci di vita contadina, di religione e città per lui importanti come Assisi, Venezia, Boarezzo e la stessa Varese. Dalla mostra emerge proprio il forte legame con il territorio e le sue tradizioni. I visitatori potranno ammirare in più di settanta pezzi l'eclectticità di Alioli, dalle ceramiche al guazzo, dagli acquarelli, alle tempere. "In quasi tutti i suoi quadri, il bambino era molto importante per lui" spiega Giuditta Crosta, allieva di Alioli, introducendoci alle opere in mostra, "Era un artista eclettico, aveva una fantasia incredibile, ma anche un'umanità straordinaria. Pittori sono tanti, gli artisti sono pochi: lui era un vero artista e un maestro di vita".

Oltre alla pittura su tela, si dedicò anche alla pittura murale, un esempio è l'affresco presente sulla cappelletta di Brinzio, punto di ritrovo dei ciclisti con l'opera "I volti della leggenda". Alioli si dedicò anche alla pirografia lasciandoci opere come il cavallo presente sulla porta di ingresso della sua casa di Boarezzo e un'opera sull'ambone chiesa di Peveranza, oltre ai presepi artistici.

"In noi è nato il desiderio di lasciare una testimonianza della nostra presenza nel paese, così nonostante la perdita del maestrro Tamoli si è deciso di concretizzare il percorso dei Vecchi Mestieri che avrebbe valorizzato il centro di Peveranza, lasciando traccia indelebile delle tradizioni del nostro paese" racconta Giuditta Crosta. "Roberto e Giovanna Crosta, grandi collezionisti, hanno donato a Peversanza un quadro sui vecchi mestieri che verrà posizionato domenica 31 alle ore 11 (presso Piazza del Sagrato n.d.r.) e andrà ad aggiungersi agli altri 35 pannelli che la Tavolozza ha donato alle vie di Peveranza, inserito nel circuito dei paesi dipinti". La peculiarità del percorso sta nel fatto che si è voluto rimarcare la memoria storica dei luoghi e delle famiglie dove tradizionalmente si svolgevano i lavori; non a caso la maggior parte dei pannelli sono posizionati sui suddetti luoghi.

All'inaugurazione presenti gli allievi di Alioli e tanti amici, i collezionisti Roberto e Giovanna Crosta che hanno molto collaborato per la realizzazione della mostra, Franco Prevosti, Ferruccio Zuccaro, che ha lasciato ai presenti un ricordo commosso, e il Sindaco di Varese Attilio Fontana.

"Mario vive nel nostro ricordo, finquando lo ricorderemo lui è vivo" – racconta la moglie Rita, prima di ricordare l'incontro magico con il Mario Alioli al ristorante Il Teatro "Qui in mostra c'è un quadro di un Bambino biondino, chiamato Davide, è tra tutti il mio preferito".

Info.
fino al 31 maggio
Monastero di Cairate,
orari: sabato 14-18
domenica e festivi 10-12/14-18 ingresso libero
tel 3451018929