In periodo dove, alcuni politici, subdolamente inneggiano a strumentali divisioni territoriali, l'arte, per sua intrinseca natura, compie il percorso inverso unendo come nel caso di "Evolving", mostra a cura di Matteo Pacini, in corso presso Artespressione a Milano, alcuni giovani artisti umbri: Elena Dati, Paolo Romani, Diletta Rondoni e Antonio Rossi, ex studenti dell'Accademia Pietro Vannucci di Perugia, ad altrettanti artisti provenienti dalla Corea del Sud.

Il titolo dato dal progetto proveniente dall'oriente: "Orange bridge", sottolinea l'idea di un ponte immaginario, di colore arancione, atto ad unire idealmente gli artisti delle diverse accademie coreane.
Per ragionevole equilibrio, citeremo i lavori di un artista italiano e di uno coreano.

Quelle di Antonio Rossi sono figure umane in movimento in contesti spaziali denotati da minimi segni indicativi.
A volte, plasticamente retti da una forza motrice interiore, i personaggi di Antonio Rossi tendono, se pur costretti in circostanze spaziali ben definite, tendono a valicare i luoghi dive sono stati definiti.

La distintiva eleganza formale di Jae-Hong Park, specializzato in grafica e tipografia, mette in atto una doppia valenza strutturale.
Se il primo approccio percettivo ci pone di fronte alla figura di un ventaglio, avvicinandoci scorgiamo la sua estensione composta da minuscoli caratteri, atti a creare, per intero, un testo classico della letteratura orientale. 

"Evolving" – Collettiva Italia-Corea Del Sud
Milano – Artespressione, Via Della Palla 3
Fino al 6 dicembre
Orario: da martedì a sabato 12-20