gesso dipinto
Completezza innazitutto – La mostra che Legnano dedica ad Auguste Rodin (Parigi, 1840-Meudon, 1917) offre per la prima volta al pubblico italiano la possibilità di ripercorrere l'intensa attività del maestro francese dal 1864 al 1884. L'esposizione, allestita a Palazzo Leone da Perego, segue un itinerario esaustivo attraverso il quale conoscere l'iter creativo dell'autore. Le opere, disposte in sequenza cronologica, occupano le sale del palazzo legnanese compreso il piano terra che, in precedenza, non è stato usato per le esposizioni temporanee. A progettare l'allestimento sono due architetti di Brescia, Giovanni Tortelli e Roberto Frassoni, che hanno scelto di articolare le sale con un basso livello di intrusione e lasciando dialogare tra loro manufatti di natura diversa. Sottolinea Flavio Arensi, curatore della mostra: "Sento mio, anche in termini critici, questo concetto di allestimento. Il difetto di molte mostre oggi, oltre al fatto che talvolta sono una bufala, è di "oscurare" le opere, di far risaltare altro per coprire le negligenze scientifiche o critiche. Qui noi abbiamo solo un obiettivo, far conoscere al meglio le opere straordinarie di Rodin. Il progetto è complesso e teso a mettere in luce la scultura o il dipinto, cercando di "rendere leggero" lo spazio intorno, di usarlo solo come cornice accessoria.
Rodin il giovane – Le opere, per la maggior parte provenienti dal Musée Rodin di Parigi, sono suddivise all'interno di quattro sezioni. Il percorso prende il via con La giovinezza e la formazione. Qui si trovano i lavori accademici, le creazioni giovanili, nelle quali si colgono numerosi confronti con artisti del passato, e i d'après dai maestri antichi, come Poussin, per la prima volta esposti in Italia. Le prime opere, che risalgono agli anni Cinquanta, sono dedicate agli affetti familiari e in esse si può già cogliere l'abilità del giovane, la sua forza espressiva che nel tempo diventerà sempre più marcata e riconoscibile. In questa prima sezione si trova L'Uomo dal naso rotto (L'Homme au nez cassé), nella versione originale in marmo del 1864, rifiutata al Salon di Parigi, di cui verrà presentata anche una versione in bronzo del 1874.
Rodin "italiano" – Al soggiorno in Belgio è dedicata la
seconda parte della mostra. In queste sale si trovano la serie di dipinti inediti di piccolo formato realizzati ad olio su cartone tra 1871 e 1877. Paesaggi in cui si riscontrano rimandi, soprattutto nell'uso della luce, ai maestri francesi quali Corot e Courbet. La seconda sezione include anche le opere che Rodin realizza a Bruxelles nei sei anni di permanenza: piccole sculture in terracotta o ritratti eleganti e raffinati. Guardando ai maestri è la sezione in cui si scoprono la suggestione e l'ispirazione provenienti dal suolo italiano e derivanti dall'incontro con le opere di Donatello, Michelangelo, Tiziano, viste nel primo viaggio a Roma e Firenze avvenuto nel 1876. Un soggiorno importante per Rodin, nel quale egli ha modo di approfondire la conoscenza della letteratura, in particolare della Commedia Dantesca, alla quale in seguito dedicherà la Porta dell'Inferno.
Un maestro – Altri capolavori di Rodin si trovano nella quarta sezione intitolata Rientro a Parigi. Opere attraverso le quali lo scultore segna un punto di rottura col passato: capolavori come L'Età del Bronzo (L'Age d'airain), presentato al Salon di Parigi con grande scandalo, la Bellona (Bellone), La Défense o il San Giovanni Battista (Saint Jean-Baptiste). A proposito di quest'ultimo, dice Arensi: "E' un gesso alto meno di un metro, senza un braccio. Straordinario e di una bellezza commovente e insieme drammatica".
Una porta sull'Inferno – Nel 1880 Rodin riceve la commissione per la realizzazione di una Porta monumentale per un museo dedicato alle arti decorative. Quest'ultima doveva essere decorata con bassorilievi ispirati alla Divina Commedia. Dopo tre anni di lavoro, l'autore arrivò ad un risultato soddisfacente ma non portò a compimento il progetto. Un travaglio e una ricerca durati un'intera esistenza, che trovano un ideale parallelo nel progetto michelangiolesco per la Tomba di Papa Giulio II.
Rodin, immortale – L'ultima sezione, Verso la Porta dell'Inferno, presenta, oltre a rari bozzetti, alcuni capolavori come il Pensatore (Penseur). Poi l'Ugolino (Ugolin), L'uomo che cade (L'Homme qui tombe), Eterna primavera (L'Eternel Printemps), Il Bacio (Le Baiser), La Donna accovacciata (La Femme accroupie), Fugit Amor, L'Adolescente disperato (Adolescent désespéré) per concludere con Le Tre ombre (Les Trois ombres) e le due sculture Eva (Eve) e Adamo (Adam).
Agevola la visita l'audioguida gratuita con la voce dei curatori. Il catalogo, edito da Umberto Allemandi & C., contiene i testi dei curatori e di Catherine Lampert, Barbara Musetti, June Hargrove, François Blanchetière, Véronique Mattiussi.
Rodin. Le origini del genio (1864-1884)
20 novembre 2010 – 20 marzo 2011
Palazzo Leone da Perego
via Gilardelli, 10 – Legnano
www.mostrarodin.it
tel 02.4335.3522; servizi@civita.it
Orari: Da martedì a domenica h 9.30 – 19.00