La locandina della mostraLa locandina della mostra

Vietato sedersi – Tre donne accumunate dalla passione per l'arte e per il bello. Una ricerca completamente autonoma nei mezzi e nei risultati. Un tris di opere che pur nelle loro incongruenza trovano un giusto accordo, dato dalla creatività prettamente femminile delle autrici. Partiamo con la sezione più colorata, quella del "vietato sedersi" di Anna Dosso. L'autrice riprendendo la provocazione cara a Duchamp, destabilizza l'oggetto d'uso comune e lo inserisce in un contesto espositivo. La differenza però vive nella manipolazione. Mentre il maestro francese si limitava a spostare dall'ambiente usuale l'oggetto senza operare direttamente, se non in chiave ironica, qui si tratta invece  di veri e propri interventi che coinvolgono, in questo caso delle sedie. Il visitatore potrà solo guardare questi nuovi oggetti-scultura senza utilizzarli. Anna Dosso oltre alla provocazione inserisce anche un discorso sul dato materiale ed immaginifico dell'arte. Le sue sedie vengono relizzate con assemblaggi di materiali di recupero e accolgono una colorata iconografia tratta dai cartoni animati.

Gioielli e copie d'arte – Tutt'altro lavoro quello di Helga Hasenjager che si concentra  sull'oggetto prezioso. L'artista infatti prendendo spunto dalla natura realizza gioielli dalla lavorazione singolare. Recupera infatti il 'fare' dello scultore realizzando fusioni a cera persa di materiali nobili come l'argento. Ogni opera è quindi un unicum, irripetibile. La particolarità del procedimento è che rende uno stampo che può essere usato una sola volta a differenza delle fusioni in calchi refrattari.
Si cambia registro e si trova la pittura con le opere di Elga Montagna. L'arte 'antica' nel vero senso del termine. L'artista crea copie di opere d'arte d'autore ricostruendo anche procedimenti e materiali storicizzati. Il suo lavoro ripercorre così i modi di dipingere di ogni periodo, passando con libertà dal Rinascimento, al Barocco all'età contemporanea.