Ci sono tutti in queste fotografie, e tutto quello che è ancora giusto non dimenticare anche se è trascorso poco tempo. Trent'anni, quaranta, forse, poco più, o poco meno.

A spasso per Varese, in quella Varese che era grazie all'obiettivo di Gino Oprandi storico reporter de La Prealpina è la mostra che la figlia Luisa, attuale docente al Liceo SocioPedagogico Manzoni in collaborazione con due ex allieve dello stesso istituto ha curato, fino al 14 maggio, come testimonianza, insieme dell'opera documentaria del padre e delle trasformazioni che la città ha vissuto spesso traumaticamente nel giro di pochi lustri.

Didattica, utile, a volte struggente. Come certi sguarci o certi paradisi perduti, per sempre. Fanno effetto le spiaggie affollate alla Schiranna; fa effetto vedere il grande mercato in quella che era la vitalissima piazza Repubblica di una volta; abbassare gli occhi nell'attuale via Garibaldi e scoprire il tessuto connettivo di piccoli negozi, liquorerie, bar che ne facevano un vivace quartiere prima che lo sacrificassero al mostro della nuova urbanizzazione.

C'era già tra i protagonisti Salvatore Furia in plancia di comando della futura cittadella della scienza in cima al Campo dei Fiori; Beniamino Gigli furoreggiava all'Impero, i Dik Dik suonavano gli strumenti dei Giganti, Fausto Coppi transitava per le Tre Valli, il Palazzetto dedicato a Oldrini sorgeva come una astronave nel deserto di via Manin.

Ogni immagine, con una sua precisa funzione didattica, è accompagnata da una lunga ma chiara didascalia: dove, come, quando. Le foto sono spesso intervallate da piccole poesie in rima che rendono ancora più frubili e spesso ancora più malinconici i passaggi del tempo e le sue ingiurie, talvolta.

Come la scomparsa del Calzaturificio di Varese della famiglia Trolli dalla zona dove troneggiava di fronte alla Stazione delle Nord, la perdita dei preziosi alberghi Europa e Ticino, l'abitazione del Dottor Sacco; e di contro l'aumento del traffico, gli autosilo, la segnaletica che invade le strade, le auto che sostituiscono gli asinelli dei casbenatt, il boom che avanza, all'insegna del Coin che stravolge il centro storico.

A spasso per Varese – la città negli anni 60/70
Fotografie dell'archivio di Gino Oprandi

Istituto Superiore Statale A. Manzoni
Via Morselli 10 Varese
a cura di Luisa Oprandi, con la collaborazione di Elena Guerra e Eliana Sagrillo
orari: dal lunedì al venerdì: 10.30-12.30/14.30-16.30; sabato 10.30-12
Per visite guidate info: 0332-235262 8-17 tutti i giorni