La facciata della chiesaLa facciata della chiesa

Restauro e trentennale – L'Associazione socio-culturale Club 33 con sede ad Abbiate Guazzone compie trent'anni, una presenza costante e protagonista di innumerevoli iniziative ed attività che hanno caratterizzato la vita locale e non solo. La chiesa dei santi Nazaro e Celso cuore del rione Bartolora da tre anni circa grazie all'interessamente dell'associazione, del Comitato promotore della Festa Patronale del rione con la concessione della Parrocchia ha riscoperto la tradizionale festa in occasione dei santi in ottobre e di altre ricorrenze durante l'anno, ove la fede e la tradizione popolare si sposano nel nome di una storia passata. Con lo stesso spirito l'evidente necessità del restauro della chiesa ha trovato la piena disponibilità dei soci a contribuire attivamente a predisporre tutte le documentazioni tecniche e progettuali necessarie per realizzare un restauro conservativo i cui primi rilievi preliminari hanno serbato una sorpresa inaspettata.

Il degrado della facciataIl degrado della facciata

Passi preliminari – L'Associazione abbiatese, come ci dice il presidente, Gino Marinello, ha incaricato gli architetti Giorgio e Chiara De Cesare per compiere i rilievi preliminari  e stilare il progetto di restauro definitivo da sottoporre alla Soprintendenza, agli Organi Diocesani e naturalmente all'Ufficio Tecnico Comunale ed ottenerne poi le autorizzazioni necessarie. La priorità è risolvere un'umidità di risalita dal pavimento della chiesetta e il restauro della facciata che presenta un manifesto degrado. Gli architetti incaricati già al loro primo sopralluogo hanno rilevato degli elementi determinanti e identificativi di un possibile e molto probabile legame del monumento abbiatese con la storia Longobarda e del Seprio in forza di testimonianze documentali certe risalenti all'XI secolo riconducibili alla storia dell'antico borgo abbiatese.

I caratteri architettonici e decorativi salienti –
Dal punto di vista documentale il monumento risale intorno al Mille, ma secondo gli architetti si può ricondurlo sicuramente anche ad un'epoca anteriore in base all'osservazione della pianta della chiesa e alla sua dislocazione sul territorio. Posta in una zona limitrofa e non centrale rispetto all'antico borgo di Abbiate Guazzone, in una collina sopraelevata, che si affaccia su un margine vallivo, presenta una pianta rettangolare, con un'abside collegata da un un segmento retto, tipica di molti monumenti presenti sul territorio sepriese di carattere funerario e  di epoca Longobarda. La struttura sembra non alterata dai secoli trascorsi, grazie proprio alla sua funzione originaria poi trasformata nel tempo in chiesa, ma sempre salvaguardata dalla sua posizione lontana

Partic. dell'internoPartic. dell'interno

dal borgo. L' interno presenta un apparato decorativo molto rimaneggiato nel tempo per i restauri che si sono succeduti, ma alcuni motivi, per la loro peculiarità, è possibile siano stati riproposti in base ad una memoria sedimentata e risalente sempre all'epoca longobarda. Ampi spazi sono decorati con motivi a nastro secondo il gusto orafo del popolo longobardo. La presenza di croci dipinte dalla forma celtica e lobata fanno pensare ad un'epoca anteriore al Mille, alla quale invece appartengono iconograficamente le croci dipinte con doppio braccio, legate alla storia dei cavalieri Templari.

La dedicazione ai santi –  La stessa dedicazione della chiesa ai santi Nazaro e Celso, martiri del IV secolo d.C. costituisce un legame certo con la chiesa madre di S.Nazario in Pietra Santa a Milano, distrutta nel XIX secolo,  alla quale un cavaliere longobardo nativo di Abbiate Guazzone di nome Eberto,  alla sua morte nel 1074, donò tutti i suoi averi e possidimenti. L'ipotesi è quella che molto probabilmente la casa madre abbia potuto ricordare la figura del magnanimo cavaliere longobardo anche nella sua terra nativa erigendo il monumento funerario. Nel borgo infatti esisteva un antico castello poi distrutto ad opera della Congregazione religiosa dei Patarini la cui esistenza è testimoniata da un documento datato 1071, che avvalora le antiche radici del borgo ove cavalieri longobardi potevano risiedere con maggiore tranquillità rispetto ai territori più esposti del vicino Castel Seprio. Una storia da scoprire e da riscoprire, che serberà ancora nuove interessanti testimonianze del nostro passato antico, alla luce di un risvegliato amore ed interesse verso la bellezza della storia e dei monumenti architettonici incastonati nei borghi, e nei rioni, nei quali ciascuno può diventare custode e promotore della loro tutela e valorizzazione.

Chiesa dei Santi Nazaro e Celso
28 luglio 2009 Santa Messa ore 20,30
Festa dei santi Nazaro e Celso organizzata da:
Parrocchia ss.Pietro e Paolo, Club33 e Gruppo S.Nazaro
Via Frescobaldi – Rione Bartolora
Abbiate Guazzone – Tradate (Va)