Alle fornaci Ibis di Cunardo è il profondo blu oltremare a far da padrone, nella mostra dell'artista ungherese Szabò Tamàs, ospite di Giorgio Robustelli.

La sua carriera artistica ruota attorno a due temi fondamentali: l'interesse per la figura umana, quale fulcro del senso della creazione, e la tecnica esecutiva, estremamente materica. Gli studi d'apres sulla Battaglia di Anghiari di Leonardo si combinano ad opere sperimentali, a statue piene di vitalità in cui i materiali classici della scultura, come il bronzo o il legno, vengono combinati con apparenti intrusi, chiodi, ferro e piombo, che acquistano così un ruolo artistico completamente nuovo.

Non solo la scultura e la pittura dell'importante artista ungherese, ma anche la musica del primo violino della Filarmonica viennese, una carezza musicale che ha incantato il pubblico dell'inaugurazione.