La Casa Museo Poldi Pezzoli di Milano porta il proprio contributo al cartellone di Expo in città presentando la mostra "Sotto il segno di Leonardo" che volge lo sguardo e si lega idealmente alle mostre Palazzo Reale, "Arte lombarda dai Visconti agli Sforza", da poco conclusa, e "Leonardo da Vinci 1452-1519. Il disegno del mondo", valorizzando al tempo stesso uno dei nuclei più significativi della sua collezione permanente: le opere realizzate per la corte degli Sforza.
La rassegna, che accoglierà i visitatori fino al 28 settembre prossimo, rievoca la grande influenza che Milano esercitò negli ultimi decenni del Quattrocento quando, sotto il ducato di Ludovico il Moro, la città divenne la capitale europea più importante nella produzione e nell'innovazione delle arti del lusso oltre che della pittura.
A testimoniare lo sfarzo di cui le arti lombarde godettero in quel periodo sono esposti preziosi tessuti rinascimentali in seta e oro e i rarissimi paliotti in velluto su cui vennero ricamate le imprese sforzesche e le insegne di Beatrice d'Este che da oltre sei anni non sono esposti al pubblico per motivi conservativi.
La mostra descrive anche gli effetti sull'arte milanese dovuti alla presenza in città di Leonardo da Vinci. In particolare vengono esposti dipinti della scuola leonardesca corredati da pannelli didattici con rimandi a disegni o dipinti del maestro, e un piccolo bronzo di guerriero con scudo che riprende una figura presente nei disegni preparatori per il monumento equestre di Francesco Sforza, padre di Ludovico il Moro.
È come pittore, però, che Leonardo inciderà sulla scuola artistica milanese e lombarda cambiandone per sempre il corso. Per testimoniare il suo influsso ogni dipinto della scuola leonardesca sarà affiancato da un pannello didattico che presenterà rimandi puntuali ai disegni o ai dipinti del maestro. Dalla magnifica Madonna col Bambino (Madonna della rosa) di Giovanni Antonio Boltraffio, primo allievo di Leonardo a Milano, risalente al 1487 circa, alla misteriosa Madonna che allatta il Bambino, che riflette puntualmente le invenzioni della Madonna Litta conservata all'Ermitage di San Pietroburgo, a lungo attribuita allo stesso Leonardo, alla Madonna con il Bambino di Giampietrino che reca sul retro la raffigurazione di un solido geometrico affascinante e complesso, l'Icosidodecaedro regolare che testimonia l'interesse per gli studi matematici e geometrici sviluppatosi nella cerchia leonardesca su impulso diretto del maestro. Saranno infine presenti quei dipinti di altri protagonisti della pittura rinascimentale in Lombardia, come Vincenzo Foppa, Bernardo Zenale e Andrea Solario, che sono direttamente influenzati dal maestro fiorentino. A chiudere il circuito il Riposo durante la Fuga in Egitto di Andrea Solario, firmato e datato 1515, capolavoro che Gian Giacomo Poldi Pezzoli indicava come l'opera di maggior valore della sua collezione. Il recente restauro, come spiega il Direttore del Museo Poldi Pezzoli, Annalisa Zanni: "permetterà ai visitatori della mostra di apprezzare pienamente questo celebre dipinto, eseguito dal pittore forse più originale tra tutti i leonardeschi lombardi, insieme a Giovanni Boltraffio".

Info.
SOTTO IL SEGNO DI LEONARDO
LA MAGNIFICENZA DELLA CORTE SFORZESCA NELLE COLLEZIONI DEL MUSEO POLDI PEZZOLI
Fino al 28 settembre 2015
Museo Poldi Pezzoli, Via Manzoni 12 – Milano
Tel. 02 794889 | 02 796334
Apertura: da mercoledì a lunedì, dalle 10.00 alle 18.00 – Chiuso il martedì
Ingresso: 10 € | 7 € ridotto
www.museopoldipezzoli.it