Di tempi sospesi, di sovrapposizioni, di rivelazioni, di controllata ossessività, di sfasamenti temporali, ma anche di divertimento, gioco, reinvenzione del reale, parcellizzazione spazio temporale. Ecco, detti tutti d’un fiato, alcuni aspetti della personale di Wade Guyton (1972 Hammond, Indiana, vive e lavora a New York), in corso presso Giò Marconi a Milano.

L’ironia sta anche nel titolo: “Siamo arrivati, in forma abbreviata”.
Facciamo un passo indietro, come nei romanzi d’ appendice dell’800.
Il titolo definisce la prima personale di Guyton presso il Museo Madre di Napoli, quale battesimo in uno spazio istituzionale italiano e il concept della mostra attualmente in corso a Milano.
Utilizzando per due mesi gli ambienti partenopei come studio, l’artista statunitense ha eseguito, per l’occasione una nuova serie di opere di grandi dimensioni.E sono proprio le grandi dimensioni a creare un problema di trasporto.
Così Guyton ha dovuto rimuovere dai telai i lavori e arrotolarli al fine di poterli esporre nello spazio milanese.
Ma come comunemente si dice, tutto è bene ciò che finisce bene.
Così eccoci di fronte a due tappeti, uno dei quali non totalmente srotolato, forse in attesa che un novello Godot compia, in vece dell’artista l’atto finale.
Imprimere su grandi formati una serie di ricordi, come la pagina on-line de Il mattino o gli spazi dove l’artista ha vissuto e lavorato, per la messa in opera della personale al Museo madre, significa, in prima battuta, non dimenticare e altresi creare la possibilità, se pur visivamente, di un ritorno, in uno sfasamento compositivo dove interni – esterni portano a una equazione spazio temporale di ciò che si è vissuto e di quanto quel vissuto è stato possibile riprodurre.La grande straordinaria tela nera pare un monumentale calare di palpebra, pausa necessaria al fine di contenere l’emotività dei ricordi per poi tornare e rivedere ciò che si è vissuto.

 
Wade Guyton – “Siamo arrivati, in forma abbreviata” , Milano, Giò Mraconi, Via Tadino 20. Fino al 22 dicembre. Orario: martedì- sabato 11-19

 

Mauro Bianchini