Un'opera di MaraUn’opera di Mara

Le opere di Sergio Mara non trovano il loro naturale compimento sulla superficie piana, ma proseguono sulle cornici, sempre ricercatissime, ad adempimento di un percorso inventivo nel quale l'istinto di creare trova soluzione nella compiutezza delle forme, nel bilanciamento dei colori, nella gestualità controllata che conferisce all'intero contesto una vibrante dinamica.

E' quella di Mara una pittura priva di timori, i colori paiono dialogare fra loro, poi fondersi, colare con irregolare eleganza, creare profondità dagli orizzonti indefiniti, o rilievi minimi dove l'accenno materico è solo un fremito e gli slanci segnici paiono vibranti indicazioni di fuga.

Indipendentemente dalle dimensioni dei quadri, le opere di Sergio Mara ci pongono di fronte a luoghi concepiti con la regola cinematografica dei campi lunghissimi, per cui la percorrenza visiva spazia dalla linea dell'infinito, sempre accuratamente incerta, verso le parti estreme che solitamente degradano liberandosi di lievi colate di colore, o si innalzano a compimento e contorno di forme sospese nel vuoto, la cui stabilità è fissata dai moti di cromatici che le circondano.

I "luoghi" di Sergio Mara aprono ad una visionarietà lirica, in essi è possibile scorgere folate fantascientifiche unite a tracce di sacrale creatività infantile.
Sono anche paesaggi interiori che forse avrebbero affascinato Tarkovskij.
Anticipando l'allestimento che costruirà, presso la Casa

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Bioecologica, la personale di Sergio Mara con inaugurazione sabato 12 maggio alle ore 18,30 e con presentazione di Ettore Ceriani, abbiamo incontrato l'artista nel suo studio di Busto Arsizio per rivolgergli alcune domande.

"Da sempre hai dedicato molta attenzione alla scelta delle cornici, intervenendo su di esse con il colore…"
"I miei lavori non finiscono sulla tela, le cornici per me fanno parte del quadro, inoltre mi piace abbinare vecchie cornici ai miei quadri, intendendo l'intervento pittorico su di loro, anche un modo per attualizzarle. Per di più, trovo affascinante l'dea che siano appartenute ad altre opere e

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che ora rivivano nelle mie".

"I tuoi lavori sono ricchi di colore, di segni, di materia, paiono in continuo movimento…"
"I miei quadri devono dire chi sono, devono rivelare i miei stati d'animo, devono fare sentire a chi li guarda le emozioni che ho provato mentre li componevo. Io sono un istintivo, vorrei che si leggesse anche questo, ma anche la componente razionale necessaria per arrivare a renderli compiuti".

"Si può affermare che i tuoi quadri raffigurano luoghi?"
"Si, si può dire che sono luoghi, paesaggi immaginari. Come tutti ho iniziato con la figurazione, poi via via ho eliminato le forme leggibili, per arrivare ad una pittura che favorisca l'aspetto emotivo; lavoro sulle sensazioni, poi si può anche idealmente arrivare a scorgere qualche vaga traccia di paesaggio, ma anche in questo caso tendo a farlo immaginare e non a renderlo leggibile".

"A che cosa preludono i tuoi "Luoghi"?
"Sono aperti a tutto, visivamente e emotivamente, sono luoghi di libertà, mi piace immaginare che li si possa percorrere liberamente ed inoltre mi diverte pensare di non sapere ancora cosa farò da grande".

Sergio Mara – Mostra personale
Busto Arsizio, La Casa Bioecologica, Viale Piemonte 17/28
Fino al 26 maggio
Orari: da martedì a sabato, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00