1.jpgSeminare l’oro alle Ghiacciaie – Semi di Mida” è il titolo della mostra-performance che è stata ospitata settimana scorsa a Cazzago Brabbia. Protagonisti dell’evento artistico Livia Carraro, pittrice, e la compagnia Carrozzeria Orfeo, un’affiatata coppia di attori – Gabriele di Luca e Massimiliano Setti – che hanno messo in scena un dialogo teatrale su Barabba. Una coinvolgente interazione tra pittura e teatro, secondo una vocazione alla totalità dell’arte che si fa spettacolo e convince il pubblico.

 

Barabba, l’escluso – Il dialogo Barabba è ispirato al quadro di Livia Carraro, dal titolo “Impressioni verso il monte tre croci”. Gabriele Di Luca, che l’ha scritto e recitato, ha voluto farlo dandogli un tocco sia popolare che religioso: la sua è una parola rarefatta, che appartiene alla scrittura del teatro contemporaneo, che parla del tema della morte. Secondo Di Luca: “Barabba, che fu graziato dalla folla, non è il salvato, il gioiso, ma  l’escluso, colui che voleva morire perché era un uomo infelice, un uomo arrabbiato con la vita, un uomo che tante cose brutte e tanto male aveva commesso e voleva riscattarsi con una morte dignitosa ma, all’ultimo istante, questa morte gli viene tolta per lasciare posto a Gesù.”

 

2.jpgMade in Carrozzeria Orfeo – La compagnia nasce nel 2007 con la creazione dello spettacolo “Nuvole barocche”, patrocinato da Dori Ghezzi e dalla fondazione Fabrizio de Andrè perché ispirato al sequestro del cantautore e della compagna avvenuto all’Agnata nel 1979. Nel dicembre 2008 Carrozzeria Orfeo produce il progetto “Sul confine” uno spettacolo che parla della guerra e delle vittime legate all’uranio impoverito.

 

Vita d’attore –  Alla nostra domanda su come sia in Italia la vita di due giovani attori Gabriele Di Luca risponde dicendo che la scena teatrale in Italia in generale è molto complicata, soprattutto dopo il taglio del “Fondo Unico per lo spettacolo” che ha impoverito molte realtà che compravano e diffondevano teatro. Di Luca continua dicendo che “il lavoro da fare sul territorio è grande anche a Varese, perché l’unico teatro che funzioni a livello popolare, a livello di massa, è il teatro Apollonio: bisognerebbe lavorare sulla creazione di altre realtà più diffuse per incentivare la fruizione ma, soprattutto, lavorare sulla formazione di un nuovo pubblico perché quello di oggi è ancora legato a un certo teatro di tradizione o al richiamo dei grandi nomi” Carrozzeria Orfeo salirà sui palchi della provincia con “Nuvole barocche” – in scena l’11 febbraio 2010 – all’Apollonio e con “Sul confine” – il 18 giugno – al Teatro del Popolo di Gallarate.

Una pittura innovativa per una performance a cavallo tra arte e teatro: è accaduto alle Ghiacciaie di Cazzago Brabbia, protagonisti l’artista Livia Carraro e la compagnia Carrozzeria Orfeo, che ci hanno anche parlato della difficoltà e della gioia di fare arte oggi.