Le pietre parlano eccome se parlano, raccontano di se stesse, nelle foto in bianco e nero di Marisa Pecol, in mostra presso il Centro Parco ex Dogana Austroungarica, con il titolo "Pietre scritte" (inaugurazione domenica 8 marzo alle 17).

Le immagini raffigurano casali, mulini, macine, granai, operosamente costruiti, nei decenni passati, con pietre e sassi provenienti dal Ticino.

L'operazione di memoria e documentazione compiuta da Marisa Pecol custodisce un profondo afflato poetico-narrativo.

Ogni pietra racchiude la misura del gesto, l'empirica sapienza costruttiva ed il loro insieme apre ad una lettura di un vivere composto di fatica, di sapiente rigore atto a disciplinare il fare quotidiano, la cui misura fondante consisteva nello stretto rapporto tra uomo e natura.

Nelle parti diroccate si legge lo scarto temporale tra il mondo come era e ciò che siamo diventati.

Dopo avere visto le immagini di Marisa Pecol, dovremmo visitare quei luoghi, rendendo fragili le nostre pareti emotive al fine di permettere una totale percorrenza emozionale tra noi e quegli ambienti, cedendo al tatto, allo sguardo, all'udito sino ad immaginare voci, suoni, gesti nell'apparente silenzio di quelle pietre.


Marisa Pecol- "Pietre scritte"
Centro Parco ex Dogana Austroungarica
Lonate Pozzolo ,Via De Amicis, Tornavento
Inaugurazione domenica 8 marzo
Fino al 6 aprile
Orario: sabato e domenica 10-18