L'uomo di teatro, l'artista, quando si toglie la maschera svela la propria intimità, quella che nessuno conosce e nessuno può neanche immaginare. 

La pittura diventa così una vera e propria esigenza, un bisogno fisico, una confessione solitaria per trovarsi soli di fronte a se stessi. 

E' questo il caso del celebre comico di Striscia, Dario Ballantini che con la personale Identità Artefatte alla Galleria Ghiggini smette i panni dei suoi numerosi personaggi, svelando il suo lato più riservato. 

Assoluti protagonisti del suo universo estetico sono il volto e il corpo umano. 

Forme ed espressioni sottolineate con vigore, ma allo stesso tempo definite con estrema sensibilità e rappresentate attraverso una decisa carica coloristica. 

Stupisce dei suoi dipinti la forza e a tratti la violenza con cui i personaggi emergono dallo spazio in modo da impressionare l'immaginario e la coscienza di chi li osserva. 

Troviamo echi dell'espressionismo, richiami impliciti al futurismo e al cubismo, ma tutti declinati in modo personalissimo, con un atteggiamento quasi ribelle ma altamente comunicativo. 

E' la ricerca dell'Io, davanti ai suoi dipinti non abbiamo più via di fuga, dobbiamo condividere gli interrogativi spirituali e sensoriali dell'artista, un'inquietudine frammista a malinconia che aspetta solo di essere compresa.

Info.
DARIO BALLANTINI
IDENTITA' ARTEFATTE
a cura di Massimo Licinio
fino al 7 marzo
GHIGGINI 1822 | via Albuzzi 17 | Varese
Orario: da martedì a sabato 10-12.30 | 16-19