Gent. Direttore,
abbiamo letto con piacere l'articolo scritto dalla prof. Viotto sull'esperienza dei Ciceroni del nostro Liceo Sacro Monte e del Liceo Cairoli, presso Villa Panza.
In realtà la prof.ssa Viotto ci ha anticipati, perchè anche due ragazze del nostro Liceo avevano scritto un articolo qualche giorno fa proprio sull'esperienza vissuta durante la mostra di Rauschenberg.
Le invio l'articolo, potrebbe essere un'integrazione rispetto a quanto scritto dalla prof. Viotto, con l'aggiunta di un ringraziamento conclusivo al FAI per aver coinvolto le scuole nell'iniziativa.

Prof.ssa Raffaella Bardelli
Liceo Sacro Monte
Varese, 5 marzo 2011

Un'opera esposta a Villa Panza nella passata esposizione dedicatUn'opera esposta a Villa Panza nella passata
esposizione dedicata a R. Rauschenberg

Nel corso dell'anno scolastico 2010-2011, è stata esposta presso la collezione di Villa Panza la mostra dedicata alle opere di Robert Rauschenberg. Fu infatti proprio il conte Giovanni Panza uno dei primi a promuovere in Italia i lavori di questo artista texano, con il quale condivideva una forte passione per l'arte, soprattutto quella contemporanea, e del quale acquistò ben undici opere.

Milton Ernest Rauschenberg (Robert fu il nome assunto in seguito) nacque a Port Arthur, in Texas, ed è ricordato come uno degli artisti più significativi nell'arte contemporanea con la sua vasta produzione di opere di diverso genere. Ricevette nel 1964 il Gran Premio di Pittura alla Biennale di Venezia e diverse sue opere sono ora esposte presso il museo Moca di Los Angeles piuttosto che nella Collezione Peggy Guggenheim di Venezia.

Il nostro incontro con l'artista è avvenuto attraverso una proposta scolastica: frequentiamo l'ultimo anno del liceo classico Sacro Monte e attorno al mese di ottobre ci è stata presentata l'opportunità di partecipare al progetto "Ciceroni" nella nota villa sul Colle di Biumo. Il compito

L'allestimento dell'esposizioneL'allestimento dell'esposizione

era quello di acquisire informazioni riguardanti la mostra e in seguito accompagnare le guide FAI nel loro percorso espositivo e noi abbiamo deciso di aderirvi.

Ecco come abbiamo conosciuto Robert Rauschenberg e la sua collezione artistica "Gluts". È questo, infatti, il termine con cui viene catalogata una parte della sua produzione nata dopo la metà degli anni '80 e che letteralmente significa "eccedenze". In questo periodo il Texas si trova a vivere un periodo proprio di eccedenza di produzione di petrolio che crea una forte crisi economica e l'impatto con questa realtà genera nell'artista una personale empatia nei confronti degli oggetti di scarto, che comincia a raccogliere nelle discariche.

Difficile è stato quindi per noi studentesse di un liceo classico stare di fronte a queste opere comprendendo immediatamente la volontà dell'artista: abituate al canone classico dell'arte in quanto espressione del bello, ci siamo trovate a confrontarci con una nuova prospettiva artistica. "Ogni materiale ha una propria storia. Non esiste un materiale migliore di un altro. È semplicemente innaturale per le persone utilizzare la pittura ad olio così come lo è utilizzare qualsiasi altra

L'allestimento dell'esposizioneL'allestimento dell'esposizione

cosa.". Sono queste le parole attraverso cui abbiamo colto la sfida che Rauschenberg ci stava lanciando, accogliere l'arte come espressione di una realtà concreta, che chiede di parlare a chi l'ammira. Così il piccolo Mercury Zero Summer Glut, piuttosto che la poetica opera Sky Rose Summer Glut insieme ai visitatori della Villa hanno dato luogo a preziosi dialoghi e ad un vivace confronto interpretativo sull'arte: sono state proprio queste le due note caratteristiche delle nostre domeniche pomeriggio. Molto abbiamo imparato e molto abbiamo portato a casa da quest'esperienza: c'è bisogno di lasciarsi provocare dalla realtà, perché solo grazie ad un confronto con essa è possibile sviluppare una capacità critica costruttiva.

Ringraziamo il FAI, la sig.ra Paola Piatti e tutto lo staff di Villa Panza per averci dato questa opportunità.

Marta Zanuso e Anna Maria Cocozza
III classe, Liceo Classico Sacro Monte di Varese