Franco Fossa e Antonio M.PecchiniFranco Fossa e Antonio M.Pecchini

Ritorna il realismo dell'esistenza- Poco meno di cinquant'anni d'attività, una vita dedicata all'arte, all'amore per la materia. Franco Fossa, voce rimasta quasi solitari fra i protagonisti del Realismo Esistenziale nella sua accezione lombarda. Un avvicinamento ad una corrente in voga nel dopoguerra che gli suggerisce i temi, ma non l'etichetta. Un fare da maestro che conserva ed alimenta la sua voglia di esplorare. Uomini solitari sul tetto di un cubo-casa asettico e freddo, giacomettiana memoria dell'individuo che solo vaga e si allunga nella sua forma accorpando anima e corpo, disperazione e dolore. Ma c'è spazio anche la maternità, una madre alta, imponente, graffiata dalla vita e dallo scalpello che affonda morbido nel legno. Due figure in una, che non restituiscono armonia classica, anzi sembra che vogliano allontanarsi da quell'idea. Appare ancora una volta la sofferenza, anche nel soggetto eletto tra gli altri per dolcezza intrinseca.

Replica originale – Chi non ha avuto occasione di vedere il nucleo di opere, tra disegni, sculture bronzee e lignee che erano esposte a Varese potrà visitare la mostra che

Maternità , 1958Maternità , 1958

apre sabato 7 giugno al Museo Butti. L'esposizione si sposta tra luoghi amici, è infatti da tempo che liceo artistico e comune di Viggiù hanno instaurato una collaborazione. I giovani studenti hanno infatti prodotto una recente pubblicazione dedicata ai monumenti del cimitero del paese e tuttora stanno analizzando alcune carte d'archivio della SOMS viggiutese. "Una collaborazione che si sta consolidando e che vedrà nella mostra di Fossa l'ennesima conferma" dice Francesco Rizzi, responsabile del Museo Butti "alcuni docenti del liceo si occuperanno anche dell'allestimento e insieme decideremo come disporre le opere in mostra".

Possibili incontri – Un dialogo tra scultori di epoche differenti, tra maestri distanti tra loro, ma vicini nell'analisi ultima. Da una parte Enrico Butti, nella sua 'casa del gesso' dove si ammirano le opere di una vita dedicata alle grandiosità monumentali, dove buoi, contadini e bambini capricciosi affollano lo spazio; i suoi gessi messi all'interno di uno stabile che ospita l'enormità nel piccolo e lascia irrisolta la domanda del visitatore solitario sul come vennero trasferite quelle

Passaggio, 1992Passaggio, 1992

opere nelle spazio del museo. Dall'altra l'essenza milanese di Franco Fossa, che quando il maestro viggiutese si spegneva, iniziava a fare i primi passi sicuri nel mondo. Butti muore nel 1932, Franco Fossa ha all'epoca 8 anni. Un confronto raffronto che sottolinea le diversità di due ricerche scultoree nate e cresciute da semi diversi. La fermezza dell'Ottocento maturo, classico e realistico insieme di fianco alla realtà violenta e cruda, un incontro forse possibile anche se non facile. I due artisti dialogheranno per il tempo della mostra e potrebbero evocare inaspettati risvolti, perchè l'arte ha sempre dalla sua il sentimento, e quell'attimo che deve passar dalla vista per raggiungere il cuore, e poi la mente.

Catalogo con saggi critici di Ettore Ceriani e Emma Zanella, Progettazione della mostra, allestimenti: Arch. Alberto Ferrari. Catalogo edito da Arterigere Liceo Frattini Varese in vendita in mostra.
Cartella con acquaforte firmata dall'autore in tiratura limitata di 50/50 copie.

'Franco Fossa – opere 1956 – 2002 disegni e sculture'
dal 7 giugno al 6 luglio 2008
MUSEO CIVICO ENRICO BUTTI
Viale Varese 4- 21059 VIGGIU' (VA)
Tel 0332 4865100 Fax 0332 488861
museobutti@comune.viggiu.va.it
Inaugurazione mostra: sabato 7 giugno ore 17.00
Orario d'apertura: da martedì a venerdì 15.00-18.00 –
Sabato e domenica 10.00-12.00 e 15.00-18.00
Ingresso libero